In questi giorni si stanno stilando le  risultanze dell’andamento delle vendite nel periodo natalizio e dai primi dati emerge già che, sostanzialmente, le previsioni avanzate dalla Confcommercio che aveva pronosticato per il 2004 un Natale “risparmioso”, sono state alquanto precise. In particolare si rileva che oltre alla  flessione generalizzata, rispetto al natale del 2003, vi è la conferma del boom delle vendite dei prodotti tecnologici, con al vertice il solito telefonino, grazie anche alle corpose offerte di prodotti sottocosto, sempre davvero troppe!.

I generi alimentari hanno pressoché “tenuto” a conferma, come era stato detto che, nel bene o nel male, il Natale è sempre Natale e sulle tavole degli ascolani si è dato spazio, come sempre alla tradizione, preferendo pur con parsimonia, oltre ai prodotti più natalizi anche quelli tipici locali. Una flessione si è invece registrata nella ristorazione, per i pranzi di natale ed i cenoni di capodanno, ma questa circostanza  più che alla crisi è da addebitare al fatto che, dalle nostre parti, al di la dei costi si preferisce di più, per questi appuntamenti, stare in casa con parenti ed amici, piuttosto che festeggiare nei locali pubblici.

“E mentre c’è un certo ottimismo  per il futuro - sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori - confidando nella ripresa economica e dei consumi, tutto è già pronto per i saldi invernali di fine stagione che, quest’anno sono anticipati a domani, sabato 8 gennaio per protrarsi fino al 1° marzo. Queste vendite straordinarie, che interessano per lo più i settori dell’abbigliamento e delle calzature, evidentemente vengono di fatto anticipate, ufficiosamente, di qualche giorno, dagli operatori commerciali più attenti, che favoriscono così la clientela abituale, anche per far meglio  “digerire” alla stessa che un analogo capo acquistato a prezzo pieno a dicembre, viene posto in vendita dopo l’8 gennaio, con lo sconto del 30, ma anche del 40 per cento.

C’è dunque attesa per i saldi da parte di esercenti e consumatori. Questi ultimi sono infatti abituati a rinviare gli acquisti più importanti e non urgenti proprio nel periodo delle vendite di fine stagione ed approfittano della felice concomitanza dell’inizio saldi con il sabato e l’apertura dei negozi prevista per domenica 9. I rivenditori di abbigliamento e calzature si augurano invece di recuperare non solo il mese di Dicembre, ma l’intero periodo invernale in cui le vendite, stante il clima non rigido e le difficoltà economiche, non sono andate affatto bene. Le giacenze infatti sono significative e quindi per i saldi ci sarà un’offerta molto ampia che darà modo agli operatori non tanto di recuperare margini che non esistono più, dato che gli sconti sono già dell’ordine del 40% tutto l’anno, ma di fare “cash flow” necessario per l’approvvigionamento estivo. Si prevede –secondo Fiori- che oltre il 70% dei negozi di abbigliamento, calzature, intimo ecc. di Ascoli e provincia, partirà con i saldi da domani, ma ci saranno comunque diversi esercizi che rinvieranno di qualche giorno le svendite invernali, considerando che forse  il vero inverno deve ancora arrivare”.

Con l’occasione la Confcommercio ricorda agli operatori, che per effettuare i saldi, deve esserne data comunicazione scritta al comune almeno 5 giorni prima, specificando la data d’inizio e la durata. Le merci poste in vendita devono inoltre essere esposte con l’indicazione del prezzo praticato prima dei saldi e del nuovo prezzo, con evidenziato il relativo sconto o ribasso effettuato, espresso in percentuale.