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Patente a punti, secondo Asaps sentenza prevedibile e attesa

| FORLI' - Ora pero’ l’effetto dissuasivo della pap subisce un duro colpo. Va ridisegnato il sistema controlli su strada con piu’ pattuglie e piu’ contestazioni immediate. L'elettronica rimane pero' essenziale.

E’ evidente che la sentenza non è arrivata inattesa. Era prevedibile che la disparità fra proprietario patentato e proprietario di veicolo non patentato avrebbe pesato. Si dovrà ora attendere di leggere compiutamente il dispositivo per comprenderne la reale portata. Tuttavia, secondo l’Asaps il principio informatore della sentenza appare assolutamente condivisibile: in uno Stato di diritto la polizia deve accertare le violazioni ma deve possibilmente identificare anche i reali violatori.

La palla rimbalza però ora nel campo della sicurezza stradale, dove si gioca una partita seria e drammatica. E’ evidente che a questo punto l’effetto dissuasivo della Pap, che già dava segni evidenti di indebolimento, subirà un ulteriore duro ridimensionamento col quale si dovranno fare i conti in termini di vite umane.

A questo punto si dovranno individuare idonei correttivi per rilanciare l’efficacia della Pap, prevedendo moduli operati diversi delle forze di polizia, con l’impiego di doppie pattuglie che dopo l’accertamento della sanzione provvedano alla immediata identificazione del conducente e contestazione della sanzione. In questo modo si potrebbe però addirittura ottenere un forte e benefico rilancio dell’effetto dissuasivo. E’ necessario che gli organici carenti della polizia stradale e degli organismi di polizia locale che operano su strada vengano finalmente ripianati.
Non va però dimenticato che il principio dell’utilità delle tecnologie rimane essenziale, così come dimostrano le positive esperienze di alcuni Paesi europei come la Gran Bretagna che hanno attivato, con grande efficacia per la sicurezza stradale, sistemi binari di controllo con l’elettronica e con divise su strada.

Si potrebbero anche individuare sistemi di identificazione fotografica frontali di possibile accertamento certo dell’identità dei conducenti. Tuttavia questo aspetto si intreccia spesso con altri connessi alla tutela della privacy. Si dovranno fare scelte e capire se la sicurezza stradale è una soglia che va veramente elevata, abbassando leggermente quella  di altre tutele come la privacy (cosa che avviene ogni volta che entriamo in una banca).

La vera difficoltà di un modulo operativo che preveda il fermo sistematico e successivo del veicolo per identificare il conducente si avrà nel sistema autostradale e quello delle superstrade, dove i controlli immediati con margini di sicurezza per  i controllati e i controllori sono oggettivamente più difficili.

A questo punto per le violazioni veramente molto gravi, come il superamento del limite di oltre 40 Km/h o alcune tipologie di sorpasso a rischio o inversioni ad U in autostrada,  fermo restando che il supporto dell’elettronica rimane essenziale,  si dovrà pensare ad elevare gli importi delle sanzioni per colmare con l’efficacia della sanzione la debolezza della nuova previsione per la Pap.

24/01/2005





        
  



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