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Rotary Club protagonisti dello sviluppo del territorio

| FABRIANO - Individuata una “area vasta”, un “ellisse ove i confini amministrativi non devono dividere, anzi unire”.

Una attenta riflessione sulla situazione socio-economica dell’entroterra umbro-marchigiano l’argomento affrontato nel corso di un interclub, da alcuni rappresentanti dei Club Rotary di Altavallesina-Grottefrasassi, Cagli-Terra CatriaNerone, Fabriano, Gualdo Tadino e Gubbio.

Come primo punto d’interesse è stata individuata una “area vasta”, un “ellisse ove i confini amministrativi – è stato detto - non devono dividere, anzi unire”.

Questa considerazione è emersa per “i molti aspetti in comune, in un momento storico di globalizzazione e  di possibile declino industriale e speriamo di non delocalizzazione delle industrie tipiche, che hanno sorretto lo sviluppo della nostra Comunità in questi anni”.
Pertanto, verso dove orientare l’interesse “di più al turismo, data la qualità della vita e i modelli culturali, paesaggistici, enogastronomici,  che si possono proporre”.

Il Rotary, così, entra nel novero “dell’elite propositiva sociale” e “protagonista dello sviluppo in sinergia con le amministrazioni ed i privati”.

Ecco perché il Club ha deciso di realizzare un progetto che parta dalla Celebrazione dei “1000 anni dalla nascita di San Romualdo. Il benedettino che ha lasciato tante tracce, di varia natura, tutte molto importanti nel nostro territorio.

Seguendo il suo totalizzante percorso di vita, è possibile costruire una circuito in grado di aumentare i flussi turistici, non ultimi quelli di nicchia, e creare le condizioni per sviluppare il commercio e di conseguenza creare nuove opportunità di lavoro.

Quindi, per la prima volta, in sinergia (è l’elemento innovativo poiché si può fare massa critica) i vari Club del Rotary si dedicano ad progetto valido, costruttivo, con valenza interregionale e spalmato sul tessuto sociale dove i sodalizi sono inseriti.
E’ una scommessa? Si sono chiesti i soci partecipanti.

“No” la risposta “in quanto tutto quello che si fa per sostenere e valorizzare in nostro entroterra in questi tempi è sempre benvenuto! La gente e i giovani – il messaggio unanime lanciato - devono venire da noi per sentire emozioni, rivivere atmosfere spirituali e culturali e naturalistico-paesaggistiche uniche e perché no, anche eno-gastronomiche.

Naturalmente, per non lasciare tempo alle sole ponderazioni, dall’incontro è nata una apposita Commissione presieduta dall’eugubino Giambaldo Belardi, mentre la vice presidenza è andata al fabbrianese Piero Chiorri. Comitato di cui fanno parte per il Club di Fabriano Fausto Burattini e Domenico Girali, per il Club Altavallesina Piero Agostini, Gilberto Polverari e Franco Gregorio, per il Club di Cagli Alberto Mazzachera, Alberto Ferretti e Roberto Cecoaplelli, per il Club di Gualdo Tadino Mario Balestra e Carlo Ribacchi e infine per il Club di Gubbio Giancarlo Sollevanti, e Giampiero Rampini. L’imperativo della delegazione è quello di presentare in tempi molti brevi il progetto.

24/01/2005





        
  



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