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La programmazione sociale nel territorio per i prossimi tre anni

| ANCONA - La giunta regionale approva le linee guida per la predisposizione dei piani

“Linee guida per la predisposizione del piano triennale di ambito sociale 2005/2007” è il titolo di un importante documento approvato recentemente dalla giunta regionale che segna l’avvio, dopo una prima fase sperimentale, dei primi piani territoriale a cadenza triennale che dovranno essere predisposti e approvati dai 24 ambiti territoriali sociali entro il prossimo mese di Giugno 2005.

Le “linee sono nate da un intenso confronto avviato dall’assessorato regionale alle Politiche sociali, e dall’assessore Secchiaroli, con le rappresentanze istituzionali e gli attori sociali già coinvolti nella prima esperienza annuale,  articolata anch’essa in una fase di elaborazioni (i piani sono stati presentati nel maggio 2003) e in una successiva fase di implementazione degli obiettivi,  conclusasi nel 2004.

Si è partiti dai dati raccolti dall’Osservatorio regionale sulle Politiche sociali,  attraverso un lavoro di attento monitoraggio finalizzato ad individuare punti di forza e di criticità del percorso e a definire le modalità migliori per proseguire sulle linee tracciate dalla Legge 328/00 e dal Piano Sociale Regionale per arrivare alla definizione di linee e obiettivi su cui chiamare a raccolta gli ambiti per i prossimi tre anni.

Il documento individua anche gli obiettivi da seguire, articolandosi in cinque linee direttive:
1)      In primo luogo la partecipazione, uno degli elementi di forza della fase sperimentale; si tratta di mantenerne gli elementi più significativi, ma anche di accrescerne la portata coinvolgendo in maniera più significativa le nuove generazioni, i cittadini non necessariamente organizzati in associazioni, le famiglie;
2)      Una seconda linea riguarda il coinvolgimento del mondo produttivo,  con particolare riferimento alla piccola e media impresa,  dal momento che i servizi sociali costituiscono una questione che riguarda la stessa competitività del sistema
3)      Una terza sollecitazione va invece verso una maggiore connessione tra programmazione di settore regionale e i Piani Triennali; si tratta di trovare una sinergia efficace tra il piano territoriale nel suo complesso e le indicazioni provenienti da altri documenti regionali come il piano anziani e il piano infanzia (approvati di recente dalla Sanità), il progetto obiettivo tutela salute mentale e gli interventi sulla disabilità e sulle dipendenze patologiche;
4)      Un’altra questione importante riguarda il processo di gestione associata dei servizi a livello di ambito,  attraverso l’individuazione dello strumento giuridico più efficace per le singole realtà territoriali;
5)      Un’ultima questione riguarda lo sviluppo di strumenti specifici di sostegno alla programmazione,  che dovranno essere implementati, avviati o potenziati come gli uffici di promozione sociale, gli Osservatori sociali di ambito, un adeguato utilizzo dei progetti europei, percorsi formativi adeguati, protocolli di ambito per la determinazione della partecipazione ai costi degli interventi  .

Il documento si conclude con una traccia operativa,  sulla base della quale costruire il piano stesso in modo da facilitare comparazioni tra le ventiquattro produzioni che dovranno essere concluse e  presentate in Regione entro la fine del mese di giugno 2005.
Alcuni allegati completano le linee guida. Si tratta di schede con indicazioni di livelli essenziali di servizi da garantire in ogni ambito in alcuni importanti settori di intervento: anziani, disabili, minori e persone con problematiche e dipendenze patologiche.   

20/01/2005





        
  



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