È un periodo che mi scacciano tutti, manco avessi la peste. O forse sono una peste!

Beh, diciamo che ho un caratterino non facile ma, di solito chi ti vuole bene dovrebbe comprendere e accettare. E invece.

Dopo aver supplicato tutti e cento i partenti per la trasferta a Modena di portarmi con loro, dopo aver pregato in ginocchio i miei amici giornalisti mi ritroverò ancora una volta seduta a guardare in televisione la partita. Uffa. Che noia. Ma almeno Sky ci dà in diretta e mi risparmio la radio, e li vedo i miei eroi.

Stamattina, però, la mia linguaccia non ha saputo frenarsi e lite furiosa con mio padre che come tutti gli uomini non comprende le esigenze delle figlie femmine e gli sembrano troppe le spese per estetista, parrucchiere, profumeria, abbigliamento. Lo detesto quando apre il mio armadio e si premette di dire che ho tanti vestiti. Ma non capisce che una donna attraente come me ha sempre bisogno di vestire con classe? Posso indossare lo stesso abito per tre volte? Mi pare un affronto e i miei fans che direbbero? Quando, però, gli presenterò il mio nuovo ricchissimo e famosissimo fidanzato (esempio, ma solo esempio, Alessandro Nesta) voglio vedere che mi dirà. E quando sandrino (è solo un esempio eh!) verrà qui a casa si prostrerà ai miei piedi (papà, non Ale, l’esempio, è troppo alto all’ora che arriva ai miei piedi si è fatto notte), voglio proprio vederlo sto malfidato di un padre! Dopo non gli farò fare neppure l’autografo! Uomo avvisato.

Vabbè tornando alla vita reale mi trovo con questo muso lungo di fianco a vedere la partita. Dopo cinque interminabili minuti non ce la faccio davvero. Prendo e vado nella mia camera a sentire la radio che è meglio. Tra uno spostamento e l’altro. Che succede? Chi è che urla? Accipicchia. Come? Abbiamo segnato? e io? Intenta a raggiungere l’altra ala dell’appartamento non ho visto il gol. Almeno ditemi che è stato! Modestò il mio adorato Modestò! Un difensore come l’esempio del mio futuro sposo!

E io non l’ho visto e nemmeno lo vado a vedere. La soddisfazione di presentarmi in salone a cercare un briciolo di considerazione non gliela do. Io c’ho ragione e se non ce l’ho me la prendo. Ma il gol, lo voglio vedere. Cavoli come faccio?  Pensa che ti ripensa, che ti ripensa, che ti ripensa…ecco l’idea! Mia zia. Mia zia ha sky e starà vedendo l’Ascoli. Si, che genio! Sono un genio.

Mi ripillucco (termine per indicare una che si fa tutta bellina) e mi fiondo con la mia macchinina a casa dell’adorata zietta. Esco senza salutare l’anziano (così si arrabbia) genitore e, soprattutto, senza dire dove sono. Arrivo che già è il secondo tempo e mi avvertono dell’espulsione di Belinga Belingheri. Ahia, in dieci con un Modena che Graffi..edi parecchio ma a noi che Ganz ce ne importa c’abbiamo una bella Coppola e facciamo paura a tutti. Qua tra Pern..a e Pioli pare di star in una fabbrica! Entra anche MaurizioCostanzoshow. Come è dimagrito, senza baffi  e, che lifting sembra un ragazzino. Miracoli dell’estetica. E papà non vuole farmi comprare le cremine antirughe ehm per prevenire! Prevenire è meglio che curare.

Questa gara mi sembra impari. Loro sono più forti e noi piccolini e indifesi con il solo Co.co.co lì davanti che fa il possibile e l’impossibile per far credere che possiamo anche segnare ancora.

Stringiamo i denti e non solo quelli e, tiriamo innanzi con cuore battagliero (speriamo che basti!). Il Modena ci prova in tutti i modi ma la nostra porta pare chiusa col chiavistello. Non si entra. Fino all’ultimo secondo senza respirare e il triplice fischio pare la manna dal cielo.

Ancora Nesta? Ragazzi era solo un esempio!

Lo sapete che io, preferisco i biondi, coi dentini sporgenti, magari cogli occhiali e rigorosamente con pochi capelli!