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Proseguono le conferenze del Master in "Donna, Cultura e Società"

| ROMA - L'iniziativa è dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

Proseguono le conferenze del Master in "Donna, Cultura e Società" dell’Istituto Studi Superiori sulla Donna dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con gli incontri tenuti da Angela Maria Cosentino, docente di bioetica, che collabora dal 1983 con il Centro Studi Regolazione Naturale della Fertilità dell’Università Cattolica di Roma e dal 2002 con la Commissione Politiche Familiari e Pari Opportunità della Regione Lazio, e da Maria Adelaide Caponigro, psicologa di consultazione e docente di letteratura teatrale italiana al Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi "Roma Tre".

"Pari dignità nella differenza" è stato il filo conduttore della relazione di Angela Maria Cosentino, che ha spiegato: "E' la Genesi al 2,18 che ci aiuta ad individuare il fondamento antropologico della dignità della donna: "Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile".

La donna ha il compito di rivelare la vocazione fondamentale dell’essere umano, creato ad immagine e somiglianza del Creatore: la vocazione al sincero dono di sé". Un concetto, quello del dono all’altro, che diventa fondamentale quando si parla di sessualità. Proprio su questo punto la professoressa Cosentino ha sottolineato l’importanza dei metodi naturali e del loro apprendimento presso centri appositi. "L’apprendimento da autodidatta – ha detto la docente - rischia di non far comprendere alla coppia la propria fertilità o infertilità. Non perché sia difficile imparare tali metodi, ma perché ogni donna ha delle peculiarità specifiche che richiedono la supervisione di un esperto e soprattutto perché non si tratta solo di una tecnica, ma di uno stile di vita. Il fine dell’insegnamento del metodo naturale non è l’apprendimento, ma il miglioramento che ne deriva nel rapporto di coppia. Si tratta di una vera e propria educazione all’amore e alla vita".

Di psicologia e femminilità ha parlato, invece, la professoressa Maria Adelaide Caponigro, che ha ripercorso a tappe il ciclo vitale della famiglia, definita "trampolino di lancio". "Quando una coppia decide di gettare le basi per un progetto di vita insieme, dà origine ad un altro ciclo - ha affermato la psicologa -. Presupposto di tutto questo è lasciare il nido, cioè la casa, che fino a quel momento ha garantito e protetto la persona. Quest’ultima, quanto più è stata "nutrita" di affetto e attenzioni, tanto più si lancerà nella vita affrontando sofferenze e prove con le forze adeguate".

Tra le difficoltà che si possono incontrare nei vari stadi esistenziali ci sono l’anoressia e la bulimia, problemi comuni oggi a molte ragazze. "Radice di queste malattie così complesse – ha spiegato la psicologa - è la mancanza di autostima. Di solito queste giovani ricercano la perfezione all’estremo. Ad esempio, nel rendimento scolastico. E' importante parlarne, e soprattutto comprendere che non c’è un’unica causa che possa spiegare l’anoressia, ma sono più componenti. Tra queste, oltre alla ricerca della magrezza per seguire la moda, ci sono la disistima, una certa fragilità emotiva e il non riuscire a fare fronte ai cambiamenti corporei".

19/01/2005





        
  



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