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Accordo tra Provincia ed associazioni per lo smaltimento dei rifiuti agricoli

| MACERATA - Protocollo d'intesa con Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri e Apimai.

Anche se non produce rifiuti in misura maggiore di altre attività, l’impresa agricola è quella che più di altre trova difficoltà sia nella fase di smaltimento, sia nell’affrontare le tante incombenze che le normative regionali, nazionali e comunitarie impongono a tutela delle salubrità.

Per favorire da un lato la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività agricole e, dall’altro, agevolare gli agricoltori nell’espletare i vari adempimenti amministrativi connessi, la Provincia di Macerata si è fatta promotrice di un protocollo d’intesa a cui hanno aderito le organizzazioni agricole: Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri, Apimai.

L’iniziativa, presentata dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Luigi Carlocchia, a conclusione del ciclo di seminari sulla gestione dei rifiuti svoltisi a Piediripa, si fonda sul Decreto Ronchi del 1997 che pone principi di cooperazione tra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel ciclo dei rifiuti. Lo stesso Decreto prevede strumenti volti alla promozione delle attività di recupero, smaltimento e riutilizzo dei rifiuti.

Le tipologia dei rifiuti che il protocollo d’intesa intende disciplinare sono oli e filtri di motori agricoli, batterie esauste, pneumatici, contenitori vuoti di fitofarmaci e farmaci veterinari, materiale plastico e tubi in pvc per irrigazione, imballaggi e rifiuti di imballaggi, materiali ferrosi, oli e grassi vegetali esausti. Ai singoli agricoltori viene richiesta, senza alcun onere, la sola sottoscrizione di un modulo di adesione al servizio presso uno dei centri di conferimento a sua scelta.

La gestione dei rifiuti agricoli, infatti, viene effettuata presso specifici centri di conferimento fissi (oltre venti già attivati) e mobili gestiti da cooperative agricole, Consorzi agrari, rivenditori di prodotti per agricoltura o altri gestori di centri di stoccaggio. I titolari delle piattaforme di stoccaggio debbono essere iscritti in un apposito elenco tenuto dalla Provincia, che ne  riconoscere l’idoneità tecnica.

Tali gestori, a loro volta, debbono  convenzionarsi con i Consorzi obbligatori ai quali inviare periodicamente i rifiuti raccolti per il successivo smaltimento o per il recupero. Il servizio – ha spiegato l’assessore Carlocchia – mira, infatti, anche a favorire e incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti non pericolosi. E in un territorio, come quello maceratese, dove l’attività agricola è diffusa, la corretta gestione dei rifiuti agricoli – sottolinea l’assessore all’agricoltura - risulta fondamentale nella tutela del paesaggio e dell’ambiente più in generale.

Questo sistema integrato di gestione dei rifiuti agricoli – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente, Carlo Migliorelli, co-firmatario del protocollo d’intesa – persegue tre scopi: aumentare l’efficacia dei controlli pubblici, semplificare gli onere burocratici a carico delle imprese agricole, favorire il raggiungimento degli obiettivi posti dal Decreto Ronchi per la raccolta differenziata, tali da permettere la riduzione delle tariffe con successiva diminuzione dei costi a carico della collettività”.

Con l’inizio del 2005 la Provincia e le varie associazioni agricole avvieranno una capillare campagna informativa rivolta ai singoli agricoltori ed ad imprese del settore.

28/12/2004





        
  



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