“Riconfermo la posizione - più volte espressa ai cittadini, che mi hanno sempre coinvolto - di essere nettamente contrario, non solo alla costruzione di una centrale di 370 Megawatt a San Severino Marche, ma a qualsiasi altra ubicazione, sul territorio regionale, di questo tipo d’impianto. Continuerò a stare dalla parte della popolazione, sempre più numerosa, che saggiamente si oppone alla costruzione di questa centrale su un’area che ha una vocazione agricola e turistica”.

È quanto afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani, commentando il parere positivo per l’impatto ambientale dell’impianto, in località Berta di San Severino, rilasciato dalla commissione nazionale.

La Regione, in precedenza, aveva trasmesso al ministero dell’Ambiente un parere negativo, in quanto la programmazione energetica regionale non prevede un impianto come quello proposto. Inoltre era stata rilevata una carenza nella documentazione che suggeriva cautela, specialmente sugli aspetti igienici e sanitari, connessi, in particolare, alle emissioni atmosferiche. Soprattutto, le polveri seppur documentate nei limiti di legge – era stato evidenziato – possono incidere sulla qualità ambientale dell’area interessata dall’impianto, insieme alle emissioni di rumore. Valutazione che ha spinto l’Arpam a formulare un parere negativo. Giudizi rafforzati anche dai dubbi sull’impatto paesaggistico, in un contesto caratterizzato da una vallata che segnala aspetti di pregio.

“Il Piano energetico ambientale regionale (Pear), già approvato dalla Giunta regionale e attualmente all’esame delle competenti commissioni del Consiglio regionale – ricorda l’assessore Amagliani - esclude questi tipi di impianti e incorpora delle azioni interdipendenti tra offerta energetica regionale e valorizzazione delle risorse territoriali. Con questa finalità il Piano prevede una politica regionale di risparmio energetico, il pieno utilizzo delle energie rinnovabili (biomasse, solare, ecc.) e la produzione e distribuzione nelle Marche di energia elettrica e termica prodotta con piccoli e medi impianti di cogenerazione”.

“Anche per questi motivi – conclude l’assessore - l’intesa che verrà proposta alla Regione Marche dal ministero delle Attività Produttive non potrà che essere negata, con la conseguenza che, sulla vicenda relativa alla turbogas di San Severino, verrà scritta definitivamente la parola fine”.