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Seminario sul ruolo del medico competente

Ascoli Piceno | Innumerevoli gli incidenti sul lavoro che accadono ogni anno nella provincia di Ascoli Piceno e nel duemilatre ci sono stati 7751 infortuni di cui 6424 nel settore industriale e dei servizi

di Federico Biondi

In riferimento ai dati Inail del duemilatre nella regione Marche si sono riscontrati 37679 infortuni con una diminuzione del 3% rispetto all’anno precedente. Comunque c’è da constatare che nel Marche aumentano gli infortuni mortali indennizzati permanendo così tra le regioni a maggior frequenza infortunistica.
 
Il dato degli infortuni sul lavoro nella sola provincia picena è in diminuzione ma sarebbe necessario analizzare il rapporto tra gli infortuni e il dato occupazionale poiché la provincia di Ascoli Piceno sta attraversando una profonda crisi produttivo-occupazionale.
 
Le malattie professionali sono state 1116 e per la prima volta il rapporto Inail Marche presenta gli infortuni a carico dei lavoratori extracomunitari con 5277 casi e quelli dei lavoratori parasubordinati con 354 casi su 70000 addetti.
 
Con questi dati la provincia ha organizzato il seminario “Dalla prevenzione al risarcimento: il ruolo del medico competente e il suo rapporto con il rappresentante dei lavoratori alla sicurezza”. L’incontro dedicato al Dottor Roberto Scielzo, vuole contribuire a sviluppare la cultura della prevenzione come strumento per combattere infortuni e malattie professionali.
 
Parte attiva dell’iniziativa le segreterie provinciali della Cgil, della Cisl e della Uil di Ascoli Piceno in virtù di uno specifico protocollo che il diciassette novembre del duemilatre fu sottoscritto con l’amministrazione provinciale dove tra l’altro è stata formalizzata la celebrazione della giornata provinciale dedicata alla promozione della salute e della sicurezza sul lavoro.
 
Emerge dalle analisi stilate dalle Rsu (rappresentanza sindacali unitarie) che il medico competente (istituito e regolamentato dall’Articolo 17 del d.lgs 626/94) è per lo più assente sul luogo di lavoro e quindi si avverte la mancanza di visite e di sopralluoghi sul luogo di lavoro, inoltre si riscontra una certa difficoltà ad instaurare un rapporto con lo stesso con il risultato di un non confronto in riferimento all’informazione alla formazione sanitaria sul posto di lavoro.
 
L’analisi non è generalizzabile a tutte le aziende poiché in alcune il servizio è rispettato e in altre è inesistente e in special modo nelle piccole e medie imprese dove la particolare struttura organizzativa rende più ardua l’applicazione delle normali norme per la sicurezza sul lavoro.
 
In definitiva il medico competente dovrebbe essere un importante punto di riferimento per gli Rls (rappresentati lavoratori per la sicurezza) e non un antagonista, ruolo datogli dal potere decisionale sulla vita lavorativa del salariato, quindi un protagonista prezioso fonte di informazioni importanti ed indispensabili nel sistema preventivo agli infortuni.
 
L’iniziativa si è prefissa come obiettivi la maggior conoscenza degli obblighi, dei compiti e del rapporto tra i diversi soggetti aziendali che si interessano di sicurezza sul lavoro, ha approfondito il tema dell’idoneità in merito alle procedure di ricollocazione del lavoratore facendo così entrare nel dibattito le Asl, gli organi di vigilanza e le Ooss (organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria).
 
Infine il seminario ha individuato le indicazioni e gli strumenti a disposizione degli Rls per intervenire su un tema così importante e sentito dai lavoratori.

29/11/2004





        
  



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