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Le conclusioni del Presidente della provincia

Ascoli Piceno | Si è svolto il consiglio provinciale aperto per la trattazione del tema: “La grave crisi economica ed occupazionale nel Piceno: proposte ed interventi”.

di Federico Biondi

Il consiglio provinciale aperto convocato in seduta ordinaria sarà riproposto giovedì diciotto novembre nella sala consiliare provvisoria, individuata nell’ex Teatro del “Complesso Antonini” nella città di Fermo.
 
Molte le personalità del mondo politico istituzionale accorse nella sala del consiglio di Palazzo San Filippo. La convocazione inoltrata dal Presidente del Consiglio Giulio Saccuti recitava così, “In considerazione dell’interesse ed attualità dell’argomento da trattare e del riscontro che la crisi riveste nell’interno territorio provinciale, con ripercussioni negative per la collettività picena, si chiede la massima partecipazione di quanti, in ragione del loro mandato possono offrire valido e concreto contributo”.
 
Difatti per più di due ore il consiglio provinciale ha ascoltato in ordine, il Sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci, Guglielmi Paolo Fiom metalmeccanici, Luciano Vizioli direttore dell’Associazione degli Industriali di Ascoli Piceno, Romero Simonetti presidente del Nucleo Industriale, Dante Merlonghi responsabile della Protezione Civile, Croci Giuseppe, Giuseppe Marucci segretario provinciale della Ugl, Antonio Angelini segretario provinciale della Cisl, Cioccolanti della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Leo Costantini della Cna (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) e Renzo Maria De Santis presidente dell’Associazione degli Industriali.
 
“La crisi esiste ma è iniziata la ripresa economica” afferma il presidente della provincia di Ascoli Piceno. L’amministrazione provinciale si è accorta di ciò dai segnali che ha colto sul territorio e da questo si evince che alcune imprese del Piceno aumentano il loro fatturato grazie ad un prodotto di qualità.
 
Tali imprese non hanno puntato sulla riduzione dei costi di produzione magari licenziando o mettendo in mobilità gli operai, ma qualificando i propri dipendenti e attuando una politica di investimenti grazie ai quali l’azienda si è resa competitiva sul mercato mondiale.
 
Anche le aziende agricole puntano con progettualità alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti tipici di qualità, essendo presenti nel territorio della provincia picena con progetti integrati che valorizzano i beni culturali, i beni storici, integrandoli con il turismo e il commercio.
 
Il turismo rappresenta una quota consistente del prodotto interno di alcune regioni e province italiane e può dare molte soddisfazioni e creare benessere alla comunità picena. Il turismo non deve essere inteso come iniziativa sporadica ed estemporanea ma come un’iniziativa integrata e presente in ogni comprensorio cittadino.
 
Comunque il presidente lancia un messaggio chiaro, “l’ente pubblico in materia di lavoro e occupazione non può produrre risultati immediati. Le istituzioni ascoltano e coinvolgono le realtà socio-economiche dalle quali devono raccogliere i punti di forza su cui si deve lavorare”.
 
Il presidente durante l’intervento dice che l’amministrazioni pubblica con grande umiltà deve mettersi al passo delle imprese, delle aziende agricole, degli operatori turistici, affiancandoli e costruendo intorno un sistema produttivo sostenibile.
 
Ben apprezzata la consapevolezza da parte di tutti gli intervenuti, della necessità quindi di costruire un progetto complessivo per il territorio senza che ci sia la necessità dell’intervento risolutivo di qualche specialista di oltre oceano, come qualcuno ha ipotizzato.
 
Per quanto riguarda il progetto, che coinvolge tutti i cittadini della Provincia picena, occorre puntare sul capitale umano e quindi sull’istruzione, università e corsi di formazione dove tra l’altro la provincia si sta prodigando da tempo e sull’uso responsabile delle ricchezze durevoli del territorio e quindi l’acqua, il paesaggio; i parchi sono una risorsa irripetibile, unica e non delocalizzabile.
 
“Su questo noi dobbiamo costruire un sistema di qualità totale, perché un manufatto forgiato in un territorio di qualità vale di più” conclude il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno.

10/11/2004





        
  



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