Soddisfatto l’assessore provinciale Luigino Baiocco per i risultati conseguiti quest’estate dalla Protezione Civile. Presenti alla conferenza stampa oltre all’assessore, il responsabile della Protezione Civile Dante Merlonghi e i rappresentanti delle associazioni volontarie antincendio.

 

I dati dicono che l’attività di prevenzione antincendio svolta nella Provincia di Ascoli Piceno è stata efficiente, in effetti su ventottomilatrecentocinquanta ettari di bosco sono andati in “fumo” soltanto sette ettari, una percentuali inferiore allo zero virgola uno per cento.

 

Il risultato si è conseguito grazie all’attività della Protezione Civile e delle associazioni di volontariato antincendio che hanno svolto sessantuno giorni di attività di avvistamento per un totale di quasi seimila ore di lavoro.

 

L’elicottero ricognitore a disposizione della Protezione Civile è decollato quattro volte al giorno per un totale di centocinquanta ore di volo.

 

La sala operativa munita delle più moderne tecnologie ha lavorato questa estate dodici ore al giorno captando più di duecento segnalazioni fatte dai Picchi, avamposti operativi per l’avvistamento di principi di incendio o di scie di fumo sospette.

 

La giunta provinciale si congratula con le associazioni di volontariato antincendio per il lavoro svolto, “il volontariato è una eccellenza del nostro territorio – sottolinea l’assessore - c’è una grandissima partecipazione di persone che lasciano la propria famiglia, che dedicano il proprio tempo libero e spesso anche il lavoro per dare un servizio a tutta la comunità Picena”.

 

Dante Merlonghi dice che le azioni di prevenzione non bastano mai, ed è gia con lo sguardo rivolto alle alluvioni e ai forti temporali che si sono abbattuti nella provincia, “le piogge di questi giorni hanno provocato effetti preoccupanti – aggiunge – le attività di prevenzione sembrano costare molto ma non sono nulla in confronto al rimboschimento di un solo ettaro di bosco o dai danni provocati da una frana”.

 

Per le frane si opterà per dei regolamenti e delle sanzioni “serie”, come tra l’altro è stato fatto per gli incendi boschivi, in quanto il codice della strada (normativa di riferimento) è poco rispettato.