Il Del Duca mi aspetta. Stasera non si deve fallire. Regalatemi tre punti, e non mi riferisco a quelli di sutura, o non vengo più!

Il Catanzaro è una squadra magica, e sapete perché? Ha conquistato cinque punti oggi senza neppure scendere in campo. Già sarebbe difficile vincere e ottenerne più di tre in classifica figuriamo averne cinque in più e senza giocare affatto. Questa è stregoneria. I calabresi, forti di tale potenza occulta, arrivano sul tappeto magico in terra marchigiana.

Giungo con il solito ritardo e mi trovo in balìa di un vento fortissimo che tira giù i rami dagli alberi, manda in frantumi i vetri e, soprattutto, scompiglia i capelli. Accipicchia, la messa in piega di stamattina completamente da rifare. E non posso neppure chiedere risarcimento danni se non ad Eolo, dio del vento, ma dubito che possa ricevere risposta. Io, intanto, la raccomandata la spedisco poi, si vedrà. Non si sa mai.

Entro allo Stadio e, come ad una grande prima, le luci si spengono. Ragazzi vabbè che sono una star ma non mi pare il caso di fare tutti ‘sti salamelecchi. Bastava un coro ed un applauso. Ok, ora riaccendete le luci sono dentro. Ehi, potete dare l’illuminazione io sono qui. Ooohiii c’è nessuno?

Saranno nascosti tutti per farmi la sorpresa. Ma il mio compleanno è a marzo. Meglio tardi che mai.

Ok, ora sono arrivata. "Lo scherzo è bello quando dura poco". Ehi, ho paura non si vede nulla.

Cerco di allungare una mano ma nessuno accanto a me. Sola in uno Stadio al buio. Che situazione surreale. Forse non era oggi la partita? Eppure mi avevano parlato di anticipo.

D’improvviso, et voilà e luce sia! Mi guardo attorno per veder spuntare qualcuno con torta e spumante (anche se preferisco lo champagne) ma niente.

Delusa mi appropinquo a godermi il match casalingo. Eccoli lì i miei eroi belli come il sole anche di notte!

Highlander Cristiano a centrocampo oggi pare non faccia passare nulla. Gli avversari hanno chiesto l’antidoping. Ma loro non sanno che Mimmonostro è indistruttibile e, anche se con una evidente fasciatura al capo, continua la sua gara senza temere nessuno contro tutto e tutti. Speriamo capisca che i bianconeri sono amici!

Cococo e Corederoma (coredegrottammare era troppo lungo) sono entrambi in attacco e potrebbero pungere un bel po’ ma non lo fanno granchè.

44 minuti di patemi e capovolgimenti di fronte che lasciano il tempo che trovano. E al 45 sempre per il detto "meglio tardi che mai", " bisogna saper attendere, prima o poi qualcosa succede", "il destino ci riserva sempre belle sorprese", Cococo su crossettino carino di Superpippo Antonelli lascia Manitta con un palmo di naso. Wow, che bello 1 a 0.

Ora possiamo spegnere le luci. Basta così. Quello che ho visto mi è piaciuto e adesso tutti a casa. Come? Ancora 45 minuti ? No. Che passione. Duemilasettecento lunghissimi secondi più il recupero. Io non ce la faccio. Comunque sempre perché, "quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare", e "bisogna sempre soffrire perché siamo ascolani", continuiamo a correre in mezzo al campo cercando il raddoppio rasserenatore.

Reggiamo fino al triplice fischio e sudati e accaldati, malgrado il vento forte di Bora (ma non era il vento di Trieste?) e la pioggerellina tipica del novembre inoltrato (ma non siamo ancora a settembre?), incameriamo la prima vittoria interna in tempi di magra.

Tutto sommato, però, non c’è tanto da stare allegri perché comunque a noi è andata peggio che al Catanzaro. 3 miseri punticini contro cinque. Ma ragazzi ricordatevi che "chi si accontenta gode!" e "ride bene chi ride ultimo" ovviamente non in classifica!