In centinaia, provenienti da diverse regioni d’Italia, hanno partecipato a Pioraco – domenica 12 settembre – alla festa del cinquantesimo anniversario della fondazione del Corpo di soccorso alpino e speleologico.

 

Alla manifestazione interregionale, apertasi con il saluto del sindaco del Comune maceratese, Giovanni Torresi, sono intervenuti anche il vice presidente nazionale Pier Giorgio Baldracco e il responsabile del servizio regionale Marcello Papi. Dopo gli interventi introduttivi è seguita la cerimonia di consegna degli attestati alle delegazioni territoriali di Umbria, Toscana, Sardegna, Lombardia, Piemonte, Friuli, Abruzzo e Marche. Un riconoscimento è andato anche al responsabile nazionale del settore speleologico, Sergio Matteoli. I presenti hanno poi assistito alla simulazione di due interventi di soccorso in montagna, effettuati sulle pareti rocciose che accompagnano il paese lungo la valle del fiume Potenza. Per questa esercitazione si è alzato in volo, appositamente, un elicottero della Base di Grosseto.

La festa del Corpo si è chiusa poi con un’esibizione del coro “Sibilla” all’interno del suggestivo chiostro comunale. Numerose le autorità locali che hanno presenziato alla manifestazione: il senatore Mario Cavallaro, l’assessore regionale Cataldo Modesti, l’assessore provinciale Clara Maccari, il presidente della Comunità montana delle Alte valli del Potenza e dell’Esino, Giovanni Pediconi, e il capo Gabinetto della Regione Marche, Roberto Oreficini.

La manifestazione, che la delegazione marchigiana del C.N.S.A.S ha avuto l’onore di promuovere, è stata preparata con cura in largo anticipo. L’organizzazione, durata diverse settimane,  è stata seguita anche dall’assessore provinciale alla protezione civile, Silvia Bernardini e la stessa Provincia di Macerata ha patrocinato l’evento.

L’appuntamento di Pioraco, infatti, ha costituito un importante riconoscimento alla quarantennale attività della delegazione delle Marche che, fondata nel 1963, opera oggi con cinque sezioni territoriali: Pesaro-Urbino, Jesi-Fabriano, Macerata, Ascoli Piceno e – ultima nata – Montefortino. Le varie squadre di volontari contano circa 130 esperti di montagna, speleologi e medici alpinisti, cui si affiancano due unità cinofile. Ogni anno, nella regione, il Corpo di soccorso alpino compie mediamente 40-50 interventi, riuscendo a portare in salvo o a togliere da situazioni di pericolo almeno 160-180 persone. Soprattutto escursionisti, ma anche scialpinisti, sciatori e cercatori di funghi.