La Cna ha promosso la presentazione in Parlamento di un disegno di legge che preveda l’istituzione della denominazione e del marchio “gelato tradizionale italiano” da assegnare agli artigiani e agli esercizi che rispettano un determinato disciplinare di qualità. Il disegno di legge prevede inoltre l’impegno diretto da parte delle pubbliche amministrazioni di competenza per la promozione del nuovo marchio di qualità e la valorizzazione delle ricette locali.

 

I gelatieri artigiani che mantengono l’utilizzo di tecniche e materie prime tradizionali riusciranno in questo modo ad avere un riconoscimento della propria professionalità e una certificazione di vera qualità del proprio prodotto. “Attualmente non esiste una regolamentazione che tuteli il gelato artigianale e di conseguenza anche il consumatore finale – afferma Maria Désirée Basili, direttore Cna provinciale di Ascoli Piceno – perché viene comunemente definito artigianale anche il gelato non necessariamente prodotto con tecniche artigiane e senza alcuna specifica sull’origine, sugli ingredienti utilizzati e sulle tecniche applicate”.

 

Sulla base di ciò la Cna Alimentare, in collaborazione con l’associazione Slow Food e con la Federconsumatori ha predisposto per i propri associati un disciplinare che fissa le caratteristiche degli ingredienti basilari e le fasi di lavorazione garantendo la qualità autentica del prodotto. La Cna della provincia di Ascoli ha avviato proprio in questi giorni un importante opera di sensibilizzazione nei confronti dei propri associati. “Abbiamo predisposto l’invio di un centinaio di lettere – ha spiegato la direttrice della Cna di Ascoli Maria Desiree Basili – al fine di sensibilizzare gli operatori su questa problematica e con lo scopo di migliorare ulteriormente gli standard qualitativi che hanno decretato il successo della produzione del gelato artigianale nella provincia di Ascoli”.