All’incontro hanno preso parte gli assessori alla Protezione Civile della Provincia di Ancona, Stefano Gatto, e della Comunità Montana, Luigi Palmieri, il titolare di Radio Blu Mauro Silvestrini ed il geometra Sergio Papi della C.M., coordinatore tecnico del Piano. Iniziativa pilota tesa ad integrare e migliorare il già buon Servizio stagionale.

Riassumendo il tutto con una battuta possiamo affermare che ci troviamo dinnanzi ad una campagna di sensibilizzazione della popolazione molto specifica

 

Non a caso quest’anno, per la prima volta, si sono voluti sperimentare, nella zona montana, d’intesa con la Provincia di Ancona (per un prossimo allargamento territoriale dell’iniziativa) la distribuzione di manifesti e locandine contenenti messaggi di monito e di rispetto delle minime precauzioni da adottare durante il periodo estivo per evitare incauti ed accidentali focolai. Ma oltre alla pubblicistica murale, l’Ente Montano ha voluto rafforzare l’aspetto comunicativo avvalendosi dell’emittente radiofonica fabrianese, Radio Blu (che per altro diffonde il segnale nell’intera regione ed oltre) e delle testate giornalistiche periodiche L’Azione, Il Progresso, Portobello’s.

In buona sostanza è stata messa a punto una campagna di promozione -sensibilizzazione a tappeto che in base agli esiti si pensa (per il prossimo anno e forse già dal 2004 con qualche passaggio) di ampliare alle Emittenti Televisive ed ai quotidiani regionali. 

 

A questa premessa che inquadra uno degli obiettivi primari dello strumento atto a contrastare e prevenire i roghi, va aggiunta la notazione sul fatto che il Piano contro gli incendi inizia domenica 4 luglio e si protrarrà sino a settembre e anche per il 2004 questa porzione di territorio montano, vedrà scendere in campo importanti realtà e forze congiunte. Iniziamo dal Corpo Forestale dello Stato per arrivare ai Vigili del Fuoco sino ai Volontari e le Cooperative tutti impegnati nell’attuazione di un Progetto decennale di lotta e prevenzione, da molti anni organizzato dalla Provincia d’Ancona con la preziosa collaborazione della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi.

 

 

Da questo ulteriore inciso entriamo nel merito degli aspetti tecnici presentati da amministratori e tecnici.

 

Sette le postazioni fisse disposte su punti di vista panoramici dotati di radioricetrasmittente e binocolo per il pronto avvistamento dei pennacchi di fumo.

Due le unità mobili su veicolo 4x4 con modulo A.I.B. in contatto radio con le postazioni fisse per un veloce controllo dei pennacchi avvistati e per eseguire le verifiche richieste dalla Sala

Operativa Regionale SOUP, con la quale sono in collegamento su un apposito canale radio concesso dalla Provincia d’Ancona.

Un veicolo 4x4 con operatore per il presidio alla vasca di elioprelievo, nella fase d’emergenza deve essere tenuta costantemente carica d’acqua, che integra al suo compito con la vigilanza di un’area del territorio del Parco Regionale Gola della Rossa risulta ad altissimo rischio d’innesco e di propagazione per gli incendi boschivi.

Due le vasche per aumentare l’efficacia dell’azione di spegnimento degli elicotteri realizzate nelle porzioni di territorio a rischio di incendio boschivo e sguarnite da laghetti collinari o da punti di prelievo degli elicotteri AIB

Due le pattuglie attivate con reperibilità h 24 con il loro finanziamento da parte della Regione e dell’UNCEM delle Marche per coprire le fasce orarie scoperte del servizio stagionale e per rafforzare le forze in campo durante la lotta agli incendi in corso e nelle operazioni di bonifica

Collaborazione con la Rete Ferroviaria Italiana nello sviluppo operativo del carro ferroviario AIB di pronto intervento stazionante alla stazione di Fabriano.

 

L’assessore Luigi Palmieri, ha ricordato che per garantire questo servizio, agenti della Guardia Forestale, Vigili del Fuoco e Volontari di Protezione Civile sono pronti a sacrificare giorni di riposo e a passare le notti in bianco per risolvere le emergenze di questo periodo difficile.

“Senza il loro lavoro diventerebbe impossibile spegnere roghi che riducono in cenere i nostri boschi – ha rilevato ancora Calmieri - durante l’estate la protezione civile non va in vacanza e in questi giorni chi lavora come Volontario della Protezione civile conosce bene le problematiche che l’estate ci riserva. Quella degli incendi risulta la più eclatante ma rimangono sempre le necessità degli anziani per la calura, l’assistenza alle code in autostrada, i soccorsi in montagna, e via dicendo. Non tutti sanno – ha concluso - quanti sacrificano le proprie ferie per affrontare le varie emergenze e garantire la sicurezza della popolazione svolgendo un lavoro silenzioso e costante al quale spesso è concesso il solo rimborso delle spese”.