"Stiamo lavorando in silenzio. Quando e se arriverà il momento, divulgheremo opportunamente la notizia “.

Queste sono state ieri le parole del presidente della Fermana Giacomo Battaglioni. Nell'ambiente c'è fermento, voglia di sapere, esigenze di certezze;fino ad oggi, queste certezze non ci sono. Nelle ultime ore, non è avvenuto nulla in casa dei canarini. Si aspettavano riunioni di una certa importanza in relazione al passaggio della proprietà. Tutto questo non è avvenuto o quantomeno non se ne è a conoscenza. Quando gli si chiede il perché del silenzio a riguardo di una così delicata situazione che potrebbe portare la Fermana a disputare le gare di campionato fuori dalla propria città; denominarsi ( ma è solo un ipotesi remota ) forse “ Terra Fermana Calzaturiera “ oppure “ Fermana Montegranaro “ poiché la squadra giocherebbe nel nuovo stadio Veregrense, il presidente Ribatte.

“ Questi sono particolari che non mi riguardano. Io penso a cedere non riesco più a reggere da solo, l'idea casomai è di qualcun altro”.

Non è da escludere ad ogni modo, che Battaglioni rimanga in seno alla nuova dirigenza, oppure continui la sua opera nel caso in cui finisse tutto in una bolla di sapone.

Intanto, proprio il presidente gestirebbe in prima persona la prima fase di calcio mercato in relazione agli atleti di proprietà della Fermana. La cosa certa è che i tifosi adesso ( superato il momento di grande amarezza a causa della retrocessione ), vogliono a tutti i costi il ripescaggio in serie C1. Battaglioni rimane fermo e sicuro delle proprie intenzioni :”
La Fermana nella graduatoria di merito, occupa le primissime posizioni; il ripescaggio e di fatto molto, molto probabile – ha concluso Battaglioni “.