La casa della salute del ministro Turco è improponibile nel fermano
Montegiorgio | Il Comitato Spontaneo per la Salute dei Cittadini della Media Valle del Tenna lancia un appello:Lasciateci almeno i medici di famiglia
Loriana Dichiara si fà portavoce del pensiero del comitato per la Tutela della Salute in merito alla squestione della Casa Della Salute.
"In una sanità che nel Femano lascia molto a desiderare, al punto che la percezione della qualità dei servizi offerti è altamente negativa nei pazienti , tanto da spingerli verso altre zone territoriali, l’unico servizio sanitario che i cittadini dimostrano di apprezzare è quello offerto dai medici di famiglia.
Ma pare che questo non interessi molto all’attuale Ministro della Salute che pensa di poter risolvere i mali della sanità italiana attraverso la creazione della “Casa della Salute”, ossia una nuova struttura, per la cui realizzazione si rende necessario un notevole impegno di spesa e che finirà con il distruggere anche quel servizio sanitario che è tra i più graditi dai pazienti, ossia il servizio offerto dal medico di famiglia.
Il ministro Turco forse dimentica che il medico di famiglia viene scelto dal paziente e che tra il paziente e il suo medico esiste un rapporto di fiducia che va oltre la semplice professionalità: il medico di famiglia è quello che conosce non solo la storia clinica del paziente (quindi è in grado di capire se il sintomo lamentato sia correlato a precedenti patologie o sia invece l’indicatore di possibili nuove patologie da accertare attraverso esami diagnostici e specialistici), ma conosce anche la nostra famiglia, dove viviamo, con chi viviamo, il tipo di lavoro che facciamo. Con il medico di famiglia il paziente non instaura solo un rapporto professionale, ma anche un rapporto personale ed umano.
Quello offerto dai medici di base è il solo servizio sanitario pubblico in cui permane un rapporto interpersonale tra l’operatore sanitario e il paziente.
Orbene il ministro Turco pensa invece di “accorpare” i medici di famiglia in “mega strutture” che dovrebbero rispondere alle esigenze di un numero altissimo di pazienti (si parla di circa ventimila utenti) dove il paziente non verrà più accolto dal “suo” medico di famiglia, ma dal medico che in quel momento sarà presente nella struttura, che non ci conoscerà direttamente, ma ci conoscerà attraverso i dati raccolti in un computer.
Tra l’altro il paziente avrà più difficoltà a raggiungere la cd. Casa della Salute, perché è chiaro che se la struttura sarà destinata a servire almeno ventimila utenti, non sarà pensabile per il cittadino di paesini come Belmonte Piceno, Falerone, Montegiorgio etc… rimanere nel proprio Comune di residenza. Quindi, per andare dal medico i nostri anziani, che sono quelli che maggiormente necessitano delle prestazioni del medico di famiglia, verrebbero per forza costretti ad affrontare spostamenti a volte difficili, con tutti i disagi e i pericoli che ne conseguono!!"
|
20/03/2007
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
BRUNO LAUZI Questo piccolo grande uomo" (segue)
Bruno Lauzi Questo piccolo grande uomo (segue)
Un cinema non solo da vedere: al via la rassegna La posta in gioco (segue)
Stagione teatrale: FABIO RICCI CANTA ZERO (segue)
La mia provincia": un premio alle classi vincitrici del concorso di disegno (segue)
Ultimo appuntamento con i Teatri DInverno (segue)
PATTY PRAVO TOUR 2011 (segue)
150 Anni dell'unità d'Italia (segue)
Fermo
An: "Vinceremo al primo turno" (segue)
Fermana: festa insieme al Comune per la Promozione (segue)
Concerto di Pasqua con il Trio Sabin (segue)
Blitz del Corpo forestale: sequestrato anche il canile di Capodarco (segue)
Parte il dizionario della cucina marchigiana (segue)
Basket: l'Elsamec si rovina la festa (segue)
Acquista la casa all'asta e la proprietaria si vendica avvelenandole le piante (segue)
Due arresti per le rapine alle tabaccherie: ma i due sono già in carcere (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji