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Giovedì con amaro en plein italiano alla San Benedetto Tennis Cup

San Benedetto del Tronto | Matteo Berrettini unico superstite ai quarti di finale

di Lorenzo Picardi

Doveva essere un bel giorno per i colori azzurri questo giovedì con in programma il completamento degli ottavi di finale del torneo di singolare. Ed invece abbiamo assistito ad una serie implacabile e piuttosto inattesa di sconfitte. Se per Mager il pronostico era ostile già in partenza, non così erano le previsioni per Gaio e, soprattutto, Vanni e Travaglia.
Procedendo con ordine, la prima débâcle è stata quella del campione uscente Federico Gaio. Il faentino, opposto all'argentino Federico Coria ha impiegato l'intero primo set, perso a zero, per entrare davvero in partita. Combattuto e ben più interessante il secondo parziale perso invece al tie break (7-9) dal nostro rappresentante, dopo aver anche fallito alcune occasioni per pareggiare i conti. Il punteggio finale è cosi relativamente severo (6-0 7-6) e non chiarisce se questo torneo in qualche modo rappresenti o meno una piccola boccata di ossigeno in una stagione molto deludente per questo giocatore, vista la vittoria al primo turno e il rendimento altalenante al secondo.
Inatteso lo stop di Luca Vanni, invece. Opposto al dominicano José Hernandez-Fernandez è stato battuto al termine di un match lungo oltre due ore, con il punteggio finale di 5-7 6-4 6-4, in favore del centroamericano. Il punteggio sembrerebbe descrivere una partita incerta ed appassionante. In realtà il nostro bravo ragazzone toscano è apparso stanco e poco brillante per l'intero arco della partita, denotando una cattiva condizione soprattutto del rovescio, fondamentale su cui ha insistito l'avversario. Vanni è rimasto in partita grazie al servizio, che pure non è stato sempre al meglio, ma folgorante in alcuni turni. E soprattutto la partita si è allungata per l'unico passaggio a vuoto del dominicano, che ha perso quattro giochi di fila al termine del primo set. Per il resto del confronto ha sciorinato completezza e varietà di risorse tecniche, se pur nell'ambito di una solidità maggiore della aggressività, pur non mancatagli.
Dopo questo match il centrale del Circolo Tennis Maggioni si è riempito ogni oltre misura per l'arrivo del giocatore quasi di casa, Stefano Travaglia. Dopo i recenti ottimi risultati si pensava potesse fare un sol boccone del non quotato, ma giovane spagnolo Carlos Taberner. Su Travaglia si sono invece addensate tre tipiche condizioni di questo gioco. Il sempre presente rischio di giornate di appannamento dopo una serie lunga e positiva di prestazioni, l'inaffidabilità del ranking che non sempre rivela l'esatto valore dei giocatori meno conosciuti, la pressione che può esercitare proprio la presenza di un folto e caloroso pubblico amico. Il punteggio a favore di Taberner è stato un 7-6 6-2, che attesta il cedimento dell'ascolano proprio dopo la perdita del tie break. Per Travaglia, apparso svuotato e impreciso, non è il caso di far drammi, ma comprendere che questo sport non a caso è definito quello del diavolo. Non dà certezze né positive, né negative e i giocatori crescono anche con esperienze del genere, ad ogni età.
La serata storta è stata completata dalla sconfitta di Gianluca Mager contro Marcel Granollers per 6-2 6-2. Anche qui si è apprezzata l'imprevedibilità del gioco del tennis, capacissimo peraltrp di rispettare in casi come questo pronostici e livelli di classifica. Il ligure ha purtroppo dimostrato una condizione meno promettente che in primavera, quando fu ottimo protagonista al primo turno del Foro italico, fermato sul più bello dai crampi contro il quotato Bedene.
Cosicché stasera, nel clou serale, tutto il tifo italiano sarà su Matteo Berrettini contro il portoghese Pedro Sousa. Partita difficile, ma non impossibile. Il giovane romano va alla caccia di un posto, oramai vicinissimo nei primi duecento al mondo e, chissà, del biglietto per gli US Open, ovviamente con vista qualificazioni.

21/07/2017





        
  



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