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La Guardia di Finanza mette a segno l’Operazione “Black Beast”

Fermo | Sgominata dalle Fiamme Gialle picene, un’agguerrita associazione criminale che controllava lo sfruttamento della prostituzione nel fermano. Duro, il colpo sferrato alla criminalità.

Guardia di Finanza

E' scattata alla prime luci dell'alba, il blitz degli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, finalizzato all'esecuzione dell'Ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Fermo, dr. M.G.Leopardi, nei confronti di 6 persone - 5 rumeni ed un italiano - che sono risultati appartenere ad un'organizzazione criminale ben strutturata sul territorio nazionale, dedita allo sfruttamento della prostituzione.

Questi, i soggetti interessati dalla misura cautelare: C.I.E. ventiseienne rumeno di Fermo; M.T.I. trentenne rumeno di Porto Sant'Elpidio; M.V. rumeno di 34 anni, di Fermo; la ventiquattrenne R.L.I. ed il trentenne O.M. rumeni di Porto Sant'Elpidio; e infine, il sessantenne italiano P.C..

Le operazioni, sono ancora in corso, ed attingono sulla scorta delle indagini delegate dal Procuratore Capo della Repubblica di Fermo, dr. Domenico Seccia, dirette dalla dr.ssa Nadia Caruso e condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fermo.

Le attività operative - che vedono impegnati circa 120 finanzieri con l'ausilio di 4 unità cinofile e coadiuvati dai baschi verdi del Gruppo di Ancona, i militari specialisti "Anti Terrorismo e Pronto Impiego" - si sono sviluppate anche attraverso l'esecuzione di 26 perquisizioni domiciliari e il sequestro di un'autovettura (in forza del decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Fermo).

Le indagini hanno consentito non solo di individuare l'associazione per delinquere, ma anche le distinte condotte illecite attuate da ciascun soggetto indagato: ricostruendosi - nel merito - l'operato di un imponente sodalizio criminale che induceva giovani ragazze rumene alla prostituzione (soprattutto nel territorio fermano), sia in strada, sia presso le abitazioni private.

Determinanti per l'avvio delle indagini, sono state le pregresse risultanze delle attività di controllo economico del Territorio condotte dagli stessi finanzieri fermani, che, nello specifico, avevano riguardato le locazioni degli immobili nell'elpidiense e nel quartiere di "Lido Tre Archi": un'occasione sfruttata - infatti - anche per monitorare i flussi finanziari dei proprietari degli immobili e di alcune inquiline dedite all'esercizio del meretricio.

I provvedimenti - pertanto - sono consequenziali agli esiti di complesse attività investigative svolte direttamente (e con continuità) dalle Fiamme Gialle fermane, che, attraverso appostamenti, pedinamenti, rilevamenti ed indagini tecniche, sono riuscite a raccogliere diversi elementi comprovanti le attività del gruppo malavitoso che hanno tracciato un quadro probante di tutto rilievo, sia relativamente alla sussistenza dei reati, sia ai relativi autori.

Un quadro complessivo che - sottoposto al vaglio del Giudice delle Indagini Preliminari - ha consentito di arrivare ai sei arresti di oggi: in una realtà - quella del fermano, che da tempo reclamava un intervento fattivo da parte delle Istituzioni; e di cui, l'articolata e complessa attività investigativa rappresentata dall'operazione "Black Beast" costituisce l'epilogo, arrivando a sradicare completamente la principale associazione criminale che gestiva la prostituzione lungo la Costa.

 

30/11/2016





        
  



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