BASSANO: Bastianoni, Formiconi, Barison, Bizzotto, Crialese, Falzerano, Proietti, Laurenti, Minesso, Fabbro, Grandolfo. A disposizione Piras, Cenetti, Maistrello, Rantier, Pasini, Candido, Bianchi, Cavagna, Soprano,Bortot, Lancini. Allenatore Luca D'Angelo.

SAMB: Pegorin, Tavanti, Di Filippo, Ferrario, Di Pasquale, Berardocco, Damonte, Sabatino, Mancuso, Fioretti, Tortolano. A disposizione: Aridità, Radi, Lulli, Sorrentino, Pezzotti, N'Tow, Crescenzo, Di Massimo, Candellori, Simone, Vallocchia. Allenatore Ottavio Palladini.
ARBITRO: Piscopo di Imperia, assistenti Capaldo di Napoli e Benedettino di Bologna.
Note: espuso al 45' pt Di Filippo per doppia ammonizione; ammoniti Proietti,Cenetti e Sabatino.
Corner:4-4
Recupero: 3'pt-4'st
Spettatori 1500 circa

La Samb è stasa sconfitta per 4-3 a Bassano del Grappa contro la squadra veneta, che ora guida la classifica del Girone "B" di Lega Pro in coabitazione con il Venezia vittorioso a Modena. Festival di gol e di rigore allo stadio Mercante ma alla fine l'hanno spuntata i padroni di casa. Il risultatao si sblocca al 23' grazie ad un rigore concesso dall'arbitro per un fallo in area di Di Filippo su Fabbro: sul dischetto si presenta Minesso che con un tiro forte e angolato trafigge Pegorin. La Samb non reagisce e Fabbro in mischia al 38' della prima frazione di gioco raddoppia. La Samb non si da per vinta e al 42' accorcia le distanze con un colpo di testa di Mancuso su assist di Ferrario. Non finisce qui la gara perchè al 44' il Bassano usufruisce di un altro tiro dagli 11 metri e si porta così sul 3-1 grazie alla realiazzazione dell'infallibile Minesso. La massima punizione è stata concessa per un fallo commesso da Di Filippo ( che verrà espulso per doppia ammonizione) su Grandolfo dopo una respinta di Pegorin sull'attaccante veneto. La Samb, invano, reclama un gioco pericoloso commesso dallo stesso Grandolfo ai danni del difensore rossoblu sulla prima conclusione.
Nella ripresa gli uomini di Palladini si gettano generosamente in attacco e sfiorano il gol già al 4' con un potente tiro di Tortolano che impegna severamente Bastianoni in una respinta, ma dopo 2' è il Bassano a segnare la quarte rete con Grandolfo, ma in questo caso qualche responsabilità è anche del portiere Pegorin, che perde il pallone in uscita, forse tradito da una deviazione di un compagno sul cross in arrivo dalla sua destra.
La partita sembra finita ma passano solo altri 6' ed è la Samb ad usufruire di un calcio di rigore, anche questo nettissimo, decretato per un atterramento di Tortolano in area, ed è Mancuso che realizza siglando così il suo secondo gol personale.
Il risultato passa dunque sul 4-2 per il Bassano, con la Samb che continua a giocare in dieci. La squadra di Palladini insiste ad attaccare e colpisce un clamoroso palo con un tiro dai 30 metri di Lulli. Anche il Bassano si fa pericoloso e le squadre giocano a viso aperto, con i rossoblù da elogiare incondizionatamente. A 6' dalla fine la Samb si guadagna un altro rigore, con Mancuso, che in area veniva trattenuto da Barison e si lasciava cadere. Stavolta sul dischetto andava il subentrato Di Massimo, che realizzava il terzo gol rosoblù.
I rossoblù mai domi cercano il pareggio fino alla fine ma è il Bassano che, con molta fatica, alla fine riesce a portare a casa i tre punti. La Samb, dopo questa sconfitta, perde la vetta della classifica ma nel primo tempo non ha giocato da capolista. L'inserimento dell'attaccante Fioretti è risultato del tutto negativo anche se, ad onor del vero, palloni giocabili per lui se ne sono visti ben pochi. Nella zona nevralgica del campo il solo Lulli, subentrato all'infortunato Berardocco, è sembrato all'altezza della situazione. La prova di Sabatino è stata davvero incolore, mentre un pò meglio quella di Damonte per quello che si è visto nella ripresa. Ora occorre ripartire da questi secondi 45' e mettere subito alle spalle questa sconfitta perchè sabato al Riviera arriverà il Feralpi Salò una delle compagini più attrezzate di questo girone. Dalla prossima gara occore avere la consapevolezza che non si possono più regalare i primi tempi agli avversari, come spesso accade.