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Il «Viaggio» nella letteratura classica

San Benedetto del Tronto | L'AICC, Associazione Italiana di Cultura Classica, ha pubblicato gli Atti del sesto congresso che si è svolto a Brindisi il 20 e 21 ottobre 2012. Sono 7 studi sulle pieghe del nostro passato classico che ricostruiscono in parte anche i contesti storici.

di Felice Di Maro

La Presidenza, al centro il prof. Mario Capasso, Presidente Nazionale AICC.

Erodoto è stato l'inventore della storia e Mario Capasso, Presidente nazionale AICC, leggendo un brano tratto dal prologo della "Storia della Storia" di Colin Wells pubblicato nel 2008 a Guilford e pubblicato in italiano nel 2011 dall'editore Odoya di Bologna lo ha ben messo in evidenza nell'aprire i lavori del sesto congresso AICC che si è svolto a Brindisi il 20 e 21 ottobre 2012. Gli studi presentati hanno documentato quelle tensioni che hanno animato i viaggi così come sono stati tramandati nella letteratura classica da Erodoto fino al quarto secolo.

Il nostro passato classico è certo pieno di tensioni che vanno ricostruite e l'AICC per la serie i "Quaderni di Atene e Roma" pubblicando questi Atti ha offerto nuovi contributi che hanno permesso di ampliare le nostre conoscenze su un tema, quello del viaggio, che assicuro è veramente complesso non solo per le problematiche di critica testuale dovute alla lacunosità dei testi ma anche per le relazioni con le vicende storiche. Il volume raccoglie anche gli "Atti di Avola" che sono gli studi presentati nella III Giornata Nazionale della Cultura Classica di Avola che l'AICC ha svolto ad Avola il 10 maggio 2013.

In quest'articolo presento solo la sintesi e molto parziale s'intende dei lineamenti degli studi sui viaggi presentati come detto sopra a Brindisi. Il sesto congresso AICC ha avuto per titolo: "TERRA MARIQUE - Ricerche sul tema del viaggio nella letteratura classica".

La storia del nostro passato classico è molto articolata e anche per quei temi che sono centrati sul «Viaggio» almeno per come si ricostruiscono dalla letteratura classica. Leggendo questo libro si coglie con immediatezza e proprio dalla relazione del Presidente nazionale AICC il desiderio primario non solo di conoscere ma e anche di raccontare e quindi di "arricchirci e di arricchire". La storia, proprio per le sue modeste origini come genere letterario minore dell'antica Grecia si presenta oggi come una specie di monumento ideale per la diffusione globale della civiltà occidentale e chiaramente si coglie anche che è stata ed è in concorrenza con la scienza che nella sua onnipresenza ormai è presente nelle nostre attività quotidiane. Le relazioni dei studiosi che sono state pubblicate presentano alcuni aspetti della complessa tematica del viaggio. Essendo ricerche molto mirate nonché articolate ho scelto di presentare delle brevissime sintesi dei lavori che sono stati pubblicati.

Inizia Anna Ferrari con "Il viaggio dell'immaginario" che partendo da tre approcci veramente notevoli presenta una serie di considerazioni interpretando il mito che comunque , sempre, si forma nel tempo quando si ricostruisce un viaggio. Per il primo, si delinea che viaggiare è sognare. Analizza le modalità attraverso le quali il viaggio, filtrato dalla memoria, viene raccontato ed è chiaro il tema: Il viaggio immaginario e il suo racconto. Piace: "....il mito greco può essere interpretato come un immenso repertorio di racconti di viaggio, nei quali la dimensione dell'immaginario ha naturalmente un ruolo rilevante (op.cit. p. 21)". Per il secondo, declina il tema del viaggio in senso più specifico trattandolo come escursione nel fantastico ed è chiaro quindi: "il viaggio e il meraviglioso".

In età moderna propone gli itinerari del Grand Tour e il ruolo dello storico, dell'archeologo, dell'antropologo che vanno alla ricerca dei luoghi dell'antichità. Si analizzano tematiche complesse perché si tratta di processi anche sociopolitici e anche perché accanto alla dimensione dello spazio -le aree archeologiche - vi è quella del tempo che tenta di recuperare il passato e decolla così il terzo aspetto della sua ricerca: il viaggio e la memoria.

A seguire Rodolfo Funari che presenta "Il viaggio dell'avventura: Enea" e l'Eneide di Virgilio con il suo racconto del viaggio di Enea dopo la distruzione di Troia è al centro della sua ricerca. Com'è noto l'Eneide è un'opera preziosa e l'attenzione è sul III libro e sul II libro. L'Autore scrive: "..per la prima volta ...una narrazione di viaggio è condotta da un punto di vista interno, che, riproducendo lo svolgimento imprevedibile e fortunoso dell'avventura, abolisce le coordinate di un inquadramento finalistico" (p.49). La prima tappa del viaggio di Enea è la Tracia. Noto è, che i rami di mirto che Enea coglie per ricoprire di fronde l'altare degli dei sanguinano perché hanno trafitto Polidoro, il giovane figlio di Priamo che è stato ucciso e depredato dal suo ospite, il re Polimestore.

L'itinerario che la rievocazione di Enea presenta mette in evidenza il carattere a volte riassuntivo della esposizione ma si osserva che il III libro rappresenta un aspetto di notevole modernità: "il lettore è calato appieno ... nell'azione, fino a divenirne emotivamente partecipe".

Pietro Giannini presenta "Il viaggio dell'avventura: Odisseo" e contrariamente alla opinione corrente che Ulisse nel suo viaggio di ritorno da Troia dopo la tempesta a Capo Malea sia muova in un mondo di favole perdendo così il suo carattere eroico, questo lavoro si propone di dimostrare, al contrario, che viaggiando lungo la coste del Mediterraneo non muta la sua natura eroica e quindi mitologica.

La μῆτις (metis) è la base sulla quale poggia la sua analisi la quale delinea il comportamento di Ulisse che è caratterizzato dal multiforme ingegno. Essa viene posta in risalto da Omero nei diversi brani dell'Odissea. Com'è noto Ulisse è sofferente e annoiato a fronte di una vita monotona ed è triste perché sta lontano dalla sua patria e dai suoi cari e chiaramente ha nostalgia tanto che rinuncia all'immortalità offertagli dalla dea Calipso che lo aveva trattenuto per tanti anni perché vuole conoscere ancora nuove cose. L'Autore dimostra che non vi è frattura Tra l'Odisseo prima del viaggio e l'Odisseo del viaggio che è sempre più l'eroe della μῆτις (furbizia).

Natascia Pellé si concentra sul ritiro dei "10000" che erano i mercenari (all'inizio erano di più almeno 10.400 opliti e 2.500 peltasti, op.cit. p. 65) che rientrano in Grecia dopo la battaglia di Cunaxa del 401 a.C., Cunaxa si trova sulla riva sinistra dell'Eufrate a circa 90 km a nord di Babilonia vicino alla odierna Baghdad, Iraq. Come sappiamo questa battaglia fu combattuta tra Ciro e suo fratello maggiore Arsace che aveva assunto il trono di Persia col nome di Artaserse II nel 404 a.C., e vengono analizzati i testi di otto Papiri greci che contengono frammenti dell'Anabasi di Senofonte, soldato e testimone della battaglia e del viaggio di ritorno. Il titolo della ricerca è "Il Viaggio per la salvezza: Senofonte. Anabasi".

L'Autrice presenta un aspetto del viaggio poco indagato per una ritirata dopo una sconfitta. Ascoltiamo e idealmente s'intende questo passo: "Se i ribelli vinsero tatticamente la battaglia, infliggendo gravi perdite allo schieramento di Artaserse, tuttavia sul piano strategico subirono la più cocente sconfitta: dopo la morte di Ciro la spedizione perse semplicemente senso e Clearco, nuovo comandante dei mercenari e degli alleati persiani, fu costretto a pianificare la ritirata" (op.cit. p.66).

Enzo Puglia ha presentato una ricerca sul tema "Il viaggio dei filosofi: Platone e Filodemo" Analizzando la Storia dell'Accademia di Filodemo nella quale i viaggi percorsi dagli antichi filosofi sono accuratamente descritti. Si ricorda che i resti dell'Opera sono conservati nei papiri di Ercolano compreso l'aneddoto di Platone che sulla via del ritorno dalla corte di Dionisio a Siracusa sarebbe stato venduto come schiavo sull'isola di Egina.

L'Autore ha messo in evidenza che proprio grazie alla storia dell'Accademia possiamo affermare che Filodemo probabilmente avendo incontrato Antioco di Ascalona ad Alessandria abbia fatto qui un soggiorno almeno prima di trasferirsi ad Atene e com'è noto più tardi in Italia e a Ercolano dove nella Villa dei Papiri sono state ritrovati frammenti delle sue opere. In questa villa doveva esserci sicuramente una biblioteca sicuramente formata da un settore greco e uno latino e Filodemo nella villa stessa avrà anche insegnato filosofia epicurea e anche altro.

La villa è stata esplorata in epoca borbonica tramite pozzi e cunicoli. Ben nota anche per gli scavi che sono stati ripresi tra il 1986 e il 1987 e tra il 1992 e il 1997 si estendeva su più piani (almeno tre) sottostanti s'intende rispetto a quello già noto e non esplorati dall'indagine settecentesca e che la continuità tra la Villa e la zona occidentale della città di Ercolano era determinata dalla presenza di altri edifici che dallo scavo sono emersi. Si tratta di una dimora di grande rilievo architettonico dotata di una suppellettile di eccezionale ricchezza e qualità, paragonabile a una Villa Imperiale.

Adele Tepedino ha presentato "Il viaggio del Pepaideumenos: l'esilio di favorino" e siamo nel II secolo. Il "Pepaideumenos" in greco πεπαιδευμένος, è niente altro che un comico che fa satire. Quelle di Favorino di Arles non furono gradite dall'imperatore Adriano il quale intorno al 130 mandò Favorino in esilio sull'isola di Chio e come per altri poeti e scrittori dell'antichità si mette in rilievo come l'esilio è sicuramente un'esperienza dolorosa, una "necessità violenta" e proprio con Adriano: si presentano relazioni con Ovidio. L'Autrice passa in rassegna le tensioni umane, ma dimostra che la metafora per l'assimilazione di una nuova identità culturale basata non sulla nascita ma sulla "paideia", educazione, è un veicolo per i valori ideologici di quel periodo che rivaluta il rapporto tra cultura e potere.

Alessandro Capone e Valerio Ugenti hanno presentato "Il viaggio del cristiano tra realtà e simbolo". Nella prima parte, Valerio Ugenti delinea gli ambiti più significativi nei quali si è sviluppato il tema del viaggio tra realtà e in senso simbolico nel cristianesimo delle origini e quando è nato e si è diffuso. Nella seconda parte, Alessandro Capone presenta un'indagine filologica sul viaggio nell'aldilà dell'apostolo Paolo all'interno della polemica tra pagani e cristiani.

La ricerca è sul viaggio di Paolo verso il cielo (2 Cor 12,2-4), l'Autore ha studiato proprio sul contesto della polemica tra paganesimo e cristianesimo una particolare obiezione riferita dal presbitero anonimo noto come Ambrosiaster che operò a Roma durante il pontificato di Damaso (366-384) negli anni della cosiddetta rinascita pagana. Nel suo commentario a "Cor" c'è questa obiezione sul rapimento di Paolo che sarebbe stata ricondotta in ambito pagano.

Questo il quadro delle ricerche che la letteratura greca e latina ha ispirato per il sesto congresso AICC. Riprendo dal finale dell'introduzione del Presidente nazionale AICC alcune notizie che penso completino le informazioni date con quest'articolo: "Al tema del viaggio nel mondo antico sono dedicati due interessanti volumi in lingua inglese, Travel in the Ancient World dell'americano Lionel Casson, apparso in prima edizione nel 1974 e in seconda edizione rivista nel 1994 a Baltimore a London; e Pagan Holiday. On the Trail of Ancient Roman Tourist dell'australiano Tony Perrottet, uscito a New York una prima volta nel 2002 e una seconda volta nel 2003" (Mario Capasso - op.cit. p.18).

DIDASCALIE FOTO
Foto 1. La Presidenza, al centro il prof. Mario Capasso, Presidente Nazionale AICC.
Foto 2. Il logo all'ingresso della sala del VI Congresso AICC.
Foto3. Il logo in primo piano.
Foto 4. Il Comitato elettorale del VI Congresso AICC.

 

24/11/2015





        
  



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