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In centro diminuiscono attività commerciali e abitazioni

San Benedetto del Tronto | San Benedetto del Tronto è una località turistica e deve avere un centro della città con attività commerciali e con appartamenti in affitto. Si lascia il centro e si va in periferia e in altri comuni.

di Felice Di Maro

Centro San Benedetto

Non servono analisi particolari a comprendere che il centro della città dove ha sede anche la stazione ferroviaria ed è il crocevia delle linee degli autobus provinciali ed extra regionali sta vivendo una fase di declino.

I “vendesi” degli appartamenti ormai fanno parte del panorama con negozi vuoti. Nei due giorni di mercato di martedì e venerdì le presenze sono notevoli ma ormai le attività commerciali sono in diminuzione e fanno eccezione i bar che in alcune vie alimentano i relativi fenomeni di movida e similare che stanno coinvolgendo sempre di più aree del centro che fino a poco tempo fa non erano d’interesse per i frequentatori serali e notturni. Vi è poi che quando in alcune vie le famiglie lasciano gli appartamenti si assiste che vari stabili diventano sede di negozi di abbigliamento a più piani.

Ormai continuamente si nota che si va via dal centro e si va ad abitare o in periferia oppure in comuni limitrofi. Andare via dal centro non è più solo una tendenza che in anni passati coinvolgeva i giovani per gli affitti che erano alti. Attualmente è un fenomeno generale che pesa complessivamente sulla città. L’ambiente è peggiorato anche perché vi sono situazioni che pesano come un macigno sull’arredo urbano. Oltre ai venditori, migranti, che sostano specialmente di sera in alcuni punti della città e anche in lungo e in largo per le vie del centro in ore diurne vi è il fenomeno dei "writers" per i quali non è stato fatto nulla da parte dell'Amministrazione comunale.

Le scritte compaiono all’improvviso e con immediatezza anche su pareti appena restaurate. Vi sono poi personaggi senza scrupolo che attaccano manifesti pubblicitari sui muri, sui pali della pubblica illuminazione, sulle vetrine e ovunque ci sia uno spazio libero e visibile. Si tenga conto che i collanti usati per le affissioni cosiddette selvagge se non rimossi entro pochi giorni con la luce e anche con l'umidità tendono ad ingiallire le superfici creando quella patina giallastra che è difficile poi da rimuovere se non con solventi speciali. Al riguardo si ricorderà il cancello della scuola Moretti, sull’Albula e quindi proprio in pieno centro, dove sono state affisse locandine pubblicitarie ovviamente abusive e sono state usate fascette che si usano per impianti elettrici che com’è noto sono difficili da rimuovere e a quanto pare non sono degradabili.

La Scuola elementare Moretti, come si chiamava prima delle nuove norme che l' hanno modificata in "Scuola primaria Moretti", che ha una tradizione in città che nessun'altra scuola può vantare è un indicatore eloquente della diminuzione delle famiglie che nel centro della città sono in diminuzione. Questa scuola dal prossimo anno scolastico avrà solo una classe di prima rispetto a tre dello scorso anno. Si tenga conto che questa è una "Scuola" dove ci sono passate intere generazioni e dove hanno trovato maestri che le hanno formate che hanno avuto un ruolo nella storia della città. Tantissimi cittadini sambenedettesi hanno avuto le prime istruzioni di vita in questa Scuola anche se molti che non abitano più in città. Naturalmente la Scuola ha sempre svolto una funzione fondamentale nelle tradizioni legate al mare e ha offerto sempre maestri preparati e strutture adeguate con laboratori e anche con aula dei computer. Offrire qualità e anche eccellenza nella formazione primaria dei ragazzi è stato sempre l’impegno dei docenti.

Oggi con la diminuzione delle residenze in zona si apre una fase che si spera possa cambiare con interventi mirati di rilancio del centro storico. Peraltro l’economia urbana di San Benedetto proprio dal 2008 e cioè da quando ha avuto inizio la nota crisi economica è stata penalizzata molto in quanto dai periodi lunghi di soggiorno durante la stagione estiva anche se in maniera graduale si è passati a soggiorni brevi e ritmati in fine settimana. Si spera che possano decollare eventi di rilievo anche a frontiera con la fine della stagione estiva. Naturalmente il centro della città non può essere solo frequentato di sera, bisogna che ci sia una inversione e la si può avere solo se si rilancia con adeguate politiche il commercio e le abitazioni. Anche per la crisi economica ricordata il viale Secondo Moretti che, essendo stato costruito agli inizi degli anni trenta del secolo scorso è un testimonianza del passato della città, recentemente è stato rilanciato con bancarelle con prodotti tipici in vari giorni ma anche se è un aiuto al commercio non può equilibrare la diminuzione delle famiglie che non risiedono più.

La stessa area pedonale, ristrutturata alla fine del secolo scorso, e che è sede di locali storici della città e anche di numerose attività commerciali che da alcuni anni si è arricchita da una collezione di opere di arte moderna, in particolare sculture, di artisti del calibro di Ugo Nespolo, Enrico Baj, Mark Kostabi, Salvo, Paolo Consorti, Marco Lodola, Paolo Annibali andrebbe rilanciata insieme a tutto il centro della città. Lo stesso punto logistico del corso, piazza Giorgini (o rotonda Giorgini), che è anche un notevole punto riferimento e luogo di ritrovo dovrebbe ricevere attenzione per le frequentazioni di venditori ambulanti non autorizzati che com’è noto vendono di tutto.

San Benedetto del Tronto è stata sempre una città famosa anche perché si passa una vacanza rilassante in una località magnifica che è molto articolata, a colori, fantastica e con ricordi che restano scolpiti nel cuore e. Sia chiaro e senza equivoci il lungomare è uno dei più belli d'Italia ed è una lunghissima strada con grandi palme che in altre località ci invidiano mentre tutte le strutture per i turisti e i parchi per bambini insieme alla pista ciclabile e pedonale lato del mare permette di passeggiare e anche di correre. Certo fare acquisti di sera è importante perché deposita in città un valore aggiunto che è importante perché aumenta i flussi di liquidità in settori come quelli dei negozi. Vorrei ricordare che i tantissimi chalet dove si può mangiare e divertirsi anche di sera rappresentano una ricchezza che insieme ad alberghi, hotel e ristoranti, sono beni comuni proprio per le moderne interpretazioni della sociologia del turismo.

25/06/2015





        
  



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