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Paolo Consorti miglior film al Popoli e Religioni Film Festival con il "Sole dei cattivi"

Milano | La giuria ha scelto infatti l'opera prima dell'artista che racconta la natività e la passione di Cristo visti attraverso il punto di vista di due celebri “cattivi” del Vangelo.

Paolo Consorti

E' "Il sole dei cattivi" di Paolo Consorti il vincitore della decima edizione del Film Festival Popoli e Religioni. La giuria ha scelto infatti l'opera prima dell'artista che racconta la natività e la passione di Cristo visti attraverso il punto di vista di due celebri "cattivi" del Vangelo: Erode e Caifa, interpretati rispettivamente da Luca Lionello e Nino Frassica che vincono il premio come migliori attori protagonisti. Un'opera sperimentale che mescola fiction, documentario e improvvisazioni e vede la partecipazione di Elio (degli Elio e le Storie Tese) e Sergio Cammariere alle musiche con contributo di Gerardo Casiello e Roberto Di Carlo, e di Nichi Vendola e dello stesso Elio nel cast. Presentato per la prima volta al pubblico del festival Popoli e Religioni il film è stato girato a dicembre 2012 e ad aprile 2013 tra Grottammare, all'interno di un presepe vivente e a Larino nella rievocazione della Passione.

L'opera, primo lungometraggio di Paolo Consorti, nasce come film-performance. Le figure di Erode e Caifa sono proiettate in un reality. Erode, ponendosi domande su Dio provoca i visitatori del Presepe Vivente di Grottammare, scagliandosi contro tutti. Accanto ai figuranti e al pubblico, vive momenti di sconforto, agitazione e rabbia, fino a scoprire un senso inatteso. Caifa, con il suo pentimento, scuote la rappresentazione della Passione di Larino. Il suo essere nella Passione si svolge come una via crucis rovesciata di cui l'anziano sacerdote diviene il martire. Tra dramma e ironia il film racconta, dal punto di vista umano del dubbio, la nascita e morte di Cristo.
Consorti riscrive la vicenda personale di due cattivi storici di cui capovolge il destino e l'identità, facendo scivolare le loro azioni nel presente. I figuranti delle rappresentazioni popolari fanno da comparse, e il pubblico dei visitatori, colto nelle sue reazioni spontanee, è co-protagonista e testimone della vicenda narrata.
Consorti esordisce con un linguaggio cinematografico basato sul mescolamento dei generi, la performance artistica sconfina nella narrazione, l'ironia nel dramma, lo stile è documentaristico ma ricco di citazioni iconografiche e spunti visionari.

Paolo Consorti ha tenuto mostre personali a Palazzo Reale a Milano, al Teatro Margherita di Bari, in sedi pubbliche e gallerie private a Roma, Melbourne, Berlino, Amsterdam, Minneapolis, Amburgo, New York, Marshall e Tokyo. Ha realizzato una performance per il Museo Madre di Napoli, ha partecipato a due Quadriennali Nazionali d'Arte e alla Biennale di Praga. Nel 2011 è stato invitato alla 54° Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, dove ha presentato la prima performance del ciclo Rebellio Patroni con Elio di Elio e le Storie Tese. Nel 2014 ha girato il suo secondo lungometraggio al Museo MAAM di Roma.

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24/11/2014





        
  



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