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7° International Piano Competition Ferenc Liszt

Ascoli Piceno | Al Teatro Ventidio Basso, sabato 7 dicembre.

Il teatro Ventidio Basso ad Ascoli Piceno

La VII edizione del Concorso Pianistico Internazionale dedicato al Genio della musica Ferenc (Franz) Liszt prende il via dal 2 al 7 Dicembre 2013. Fin dalla nascita, l'Associazione Ferenc Liszt International Society ha sempre inteso collegare Ferenc Liszt al Piceno, infatti il 2000 è l'anno in cui iniziano i percorsi musicali Piceni attraverso 5 Comuni, partendo ovviamente da Grottammare per concludersi ad Ascoli, nei siti più belli e suggestivi.

Il Concorso è così strutturato: selezione, eliminatoria, semifinale e finale e dà ampio spazio alla libera scelta delle composizioni. I primi tre round si svolgono nella prestigiosa Accademia Risorgimento di San Benedetto del Tronto per concludersi con la serata finale, premiazione e concerto finale dei vincitori nello storico e splendido teatro del Ventidio Basso, messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale per l'evento. L'Associazione, nella persona del Presidente, del Consiglio Direttivo e dei Soci tutti rivolge infinita gratitudine al Sindaco Castelli sensibilissimo e partecipe al Concorso.
La Giuria è composta, come ogni anno, da eminenti figure del pianismo e da musicisti del panorama mondiale della musica. Basti ricordare Argerich (2009), Abbado (2010), Margarius (2011). Quest'anno, la Giuria è composta dal Premio Busoni Roberto Cappello, Presidente del Concorso, dal russo Vsevolod Dvorkin, che ha studiato in Italia grazie alla Borsa di Studio dal grande Pollini e dal Dott. F. Micheli, riconoscendo entrambi le peculiarità pianistiche del Dvorkin. Questa borsa di studio concessa da due importanti personalità gli ha permesso di studiare in Italia con Lazar Berman apprendendo dal Grande lisztiano tutte le sue caratteristiche di grande interprete. Infatti Dvorkin non a caso è stato scelto quest'anno per la 7th edizione del Concorso. Altro interessante pianista e didatta il francese Bertrand Giraud e dal M° Emin Guven Yaslicam, direttore d'orchestra, definito dalla critica il "Muti del Sud-Est Asiatico", presente per suo espresso desiderio per la seconda volta, ed infine il Direttore Artistico del Concorso, M° Ippazio Ponzetta, ex enfant prodige.

L'obiettivo dell'Associazione è la ricerca e il sostegno dei giovani talenti del pianismo lisztiano, creando una rosa di pianisti che hanno vinto e/o che si sono distinti durante i sei anni di vita del Concorso. Parlando oggi di pianisti lisztiani è un vero azzardo, la critica ufficiale mondiale della musica rimanda a solo cinque viventi, non per questo non vi sono pianisti che si avvicinano molto alla tecnica e al suono quasi perfetto delle esecuzioni lisztiane, ma nessuno di questi attuali ne possiede in pieno l'interpretazione. Liszt usava dire ai suoi allievi: "Non preoccupatevi della tecnica e degli effetti sonori, ma principalmente della interpretazione, perché mette a nudo l' anima del musicista che si sta interpretando, in questo caso, la mia". E' da ricordare che gli allievi di Liszt sono stati Busoni, Siloti, Rendano, H. Von Bulow, K. Klimworth, Tausig, Martin Krause per citarne alcuni.

Il grande redivivo Lazar Berman, così definito dalla critica perché unico al mondo al 90%, e si passi questa poca ortodossa espressione, vicino al grande Ungherese in tutto. Nemmeno il grande, irripetibile Benedetti Michelangeli lo si può definire esclusivamente lisztiano, ciò non toglie che geni come Martha Argerich, Ivo Pogorelich, Daniel Rivera, Leslie Howard, Mitsuko Uchida, Wilhelm Kempff, Eugenij Jgorevic Kisin sono vicinissimi al grande Ferenc.

E' difficile ricercare giovani talenti solo nei pochi giorni delle audizioni dei Concorsi dedicati a Liszt, che nel mondo sono solo quattro, nella considerazione della difficoltà che appunto riveste un Concorso di questo genere, anche se nei Concorsi di pianoforte non dedicati ci sono sezioni dedicati a Liszt, Chopin, Beethoven, etc.
E' da tener presente che due pianisti di generazioni diverse oggi riscuotono consenso unanime dalla critica, e sono: Pascal Rogé e Pascal Amoyel, entrambi francesi. Il primo, pianista appartenente alla generazione dei cinquanta/sessantenni, è riconosciuto talento lisztiano, mentre il giovane Amoyel appartenente alla generazione dei trenta/quarantenni è definito lo spirito di Liszt.

02/12/2013





        
  



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