Waldhar e un riflesso attraverso lo specchio, peripezie di un eroe contemporaneo
Ascoli Piceno | Il debutto ascolano del pittore Walter Materassi
di Anna Laura Biagini
Come Alice nel Paese delle Meraviglie è possibile aggirarsi in un labirinto di candidi teli acetati, accompagnati dal sottofondo brusio delle voci della piazza, che solenne e imperitura ci fissa dall'olio bombato esposto al centro della sala, ma inoltrandosi nel buio tunnel, si sbuca in una stanza nuda, in cui troneggia un televisore spento ai cui piedi giace il telecomando irrimediabilmente frantumato in tanti pezzi. Sullo schermo immobile c'è riflessa l'immagine della realtà, "perchè un televisore spento, dà la possibilità di creare un nuovo mondo, riflettendo la vita vita". Così introduce la sua opera l'artista bolognese Walter Materassi al suo debutto ascolano, che oltre a presentare le sue opere originali, ha stravolto Palazzo dei Capitani, dove sono in mostra gli "specchi magici" e le Mirror Lamp.
"Ho voluto trasformare il luogo, renderlo irriconoscibile. Apprezzo la bellezza di Palazzo dei Capitani pur non essendo ascolano, ma vederlo così sfruttato ho avuto l'idea di toglierci da esso per uscire dall'abitudine, riportandolo allo splendore. Camminando per un luogo non noto ti scordi di te stesso ed è solo così che puoi ritrovarti". La mostra di Materassi, curata dalla dott.ssa Valentina Falcioni, è un tentativo di scuotere i visitatori dall'assuefazione propinata dallo standard culturale, proponendo l'opera nell'opera. Gli inviti, il catalogo stesso, la mostra proposta in forma itinerante (è stata infatti presentata già all'Atelier Manni e il 4 ottobre sarà alla Libreria Prosperi), sono scelte che danno dignità all'arte oltre l'opera stessa.
"La forza dell'idea ha creato l'operazione mostra" spiega la dott.ssa Falcioni, "gli scontri spesso avuti con Walter, testimoniati all'ingresso della mostra dagli scambi di email e messaggi esposti, testimoniano la forza creativa che nasce dal corto circuito, dà cui si origina sempre ogni nuova idea". E Materassi ci invita a decostruire la realtà anche restituendoci scorci noti di Ascoli, deformati dallo specchio, "che nello stesso tempo estrania e fa vedere le cose da un altro punto di vista, ribaltandole" sottolinea l'artista.
Stessa evoluzione subiscono le lampade, che sono realizzate arrotolando su se stesse le stampe dei dipinti "allo specchio". "Aggiungendo luce alle opere, come elemento di spiritualità, esse aiutano ad attraversare il buio, dotandosi di anima" conclude la dott.ssa Falcioni.
La mostra inaugurata ieri a Palazzo dei Capitani dai protagonisti e dal prof. Stefano Papetti, sarà visitabile sino al 3 ottobre e successivamente il 4 ottobre verrà presentato l'ultimo capitolo del progetto presso la Libreria Prosperi. La mostra infatti assume le fattezze di un racconto, con copertina, esordio, periezie e narrazione, con scioglimento finale della vicenda, suggerendo la storia del misterioro personaggio, Waldhar, che viaggiando attraverso il suo magico mondo, diviene consapevole della forza creativa di un riflesso.
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22/09/2011
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