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Città della Scienza di Teramo: il Galileium è una felice realtà grazie all'Infn che lo gestirà.

Teramo | Firmata la storica convenzione tra Comune di Teramo e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Museo interattivo della Fisica e dell’Astrofisica. Parteciperà anche l’Inaf e l’Osservatorio Astronomico di Collurania.

di Nicola Facciolini

Galileium, Museo della Fisica e dell'Astrofisica (Infn) a Teramo

Il Galileium sarà inaugurato il prossimo Aprile dopo le elezioni politiche (invece del 21 marzo 2008, il giorno prima del nuovo mega stadio comunale, come avrebbe voluto il Sindaco di Teramo, Gianni Chiodi) burocrazia permettendo. Con una cerimonia essenziale e significativa alla presenza dei maggiori network nazionali.

Il Museo della Fisica e dell'Astrofisica di Teramo sarà gestito (il primo in Italia) dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ed interagirà con il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn. La gestione dinamica del Museo interattivo, che ospiterà anche gli exihibit creati appositamente da Paco Lanciano e Piero Angela, sarà finalizzata ad accogliere e soddisfare la domanda internazionale di turismo scolastico e scientifico.

La stretta relazione con i Laboratori del Gran Sasso, potrà contribuire a creare di fatto un "matrimonio perfetto" con l'Istituto teramano, per un ruolo più divulgativo ed esplicativo. Grazie all'Infn, all' "intelligent design" dell'On. Antonio Tancredi e dei pedagogisti aprutini, Teramo apre le sue porte agli scienziati, ai ricercatori ed ai tecnici del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn.

A Palazzo di Città, infatti, martedì 26 Febbraio 2008, alle ore 11:30, nella sala consiliare del Comune di Teramo, è stata sottoscritta la storica convenzione tra il Comune di Teramo e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Subnucleare (Infn), relativa alla gestione dell'importante Museo interattivo della Fisica e dell'Astrofisica (Galileium), sito nella Città della Scienza di Teramo, sita nel quartiere Gammarana. La struttura, ideata e voluta, grazie alla legge 366/90, dall'On. Antonio Tancredi (Dc) nel lontano 1990, verrà inaugurata tra aprile e maggio 2008.

Per i giovani, gli studiosi, gli studenti, per chi ama la scienza e la tecnologia, Teramo si aprirà al mondo della conoscenza e della sperimentazione galileiana, dialogando con il mondo intero. Accanto ai due padiglioni scientifici veri e propri della Città della Scienza, saranno inaugurate anche le sedi del Consorzio universitario e dell'Eurispes. Il documento siglato a ieri Teramo regolamenta la gestione, inclusa la suddivisione delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, del complesso immobiliare, per 400mila euro l'anno.

Non sarà un centro commerciale ma molto di più: sarà la Cittadella della conoscenza dove incontrare gli scienziati per porre loro le domande fondamentali ed interrogarsi sui segreti dell'Universo in cui viviamo, in un percorso museale interattivo unico del suo genere in Italia. Sono intervenuti per l'amministrazione comunale di Teramo, il Sindaco, Gianni Chiodi, l'assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Brucchi e il dirigente del settore, l'architetto Osvaldo Mattei che per legge ha firmato la convenzione.

Per l' Infn hanno partecipato, il prof. Roberto Petronzio, presidente dell'Infn, il prof. Eugenio Coccia, direttore del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell'Infn, il prof. Aurelio Grillo, direttore del Museo della Scienza e della Tecnica di Teramo.

"Con questo Museo della Fisica e dell'Astrofisica - ha dichiarato il prof. Coccia, sanbenedettese doc - potenzieremo la divulgazione scientifica sulle ricerche di punta del Laboratorio del Gran Sasso e dell'Infn, sulla fisica delle particelle e sull'astrofisica; i tanti scienziati che lavorano sotto il Gran Sasso potranno qui dialogare con i cittadini". La struttura potrà attrarre a Teramo il turismo scientifico italiano e internazionale.

"Dunque il Museo è un'operazione positiva da tutti i punti di vista: a Teramo come Infn siamo già presenti da tempo e questo Museo spalancherà le porte del Laboratorio del Gran Sasso e dell'Infn al territorio teramano. Molti dei nostri migliori dipendenti sono teramani".


Il presidente Petronzio ha annunciato che il "Museo aprirà tra aprile e maggio con la riedizione aggiornata della fortunata mostra I telescopi della fisica, una serie di esposizioni dove vengono proposte tutte le ricerche dei laboratori Infn, tra cui gli acceleratori di particelle, i telescopi dell'infinitamente piccolo, tipo Lhc del Cern di Ginevra, il più grande del mondo, che sarà inaugurato il prossimo ottobre. Nel futuro caratterizzeremo il Museo di Teramo con i temi degli astri e delle particelle. A Teramo esiste l'osservatorio astronomico Inaf di Collurania e il Laboratorio del Gran Sasso che si occupa di fisica astroparticellare. Porteremo qui una mostra speciale che faremo prima a Roma e poi atterrerà in modo permanente qui al Museo di Teramo".

Gli obiettivi della Città di Scienza e della Tecnica di Teramo sono evidenti per il prof. Grillo.
"L'ambizione del Museo - ha detto il prof. Grillo - è di far vedere l'interesse e la meraviglia del legame esistente tra le cose più piccole e più grandi dell'Universo, tra le particelle elementari che vengono studiate nei nostri acceleratori e sotto il Gran Sasso e i grandi oggetti del Cosmo, stelle, galassie, pianeti, materia ed energia oscure. Speriamo di riuscire a trasmettere questo messaggio speciale ai giovani. L'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande che si influenzano reciprocamente".

Il Sindaco Chiodi ha ringraziato l'Infn, assicurando la piena collaborazione del Comune di Teramo. Il Museo sorge all'interno del Centro Multimediale realizzato nel quartiere Gammarana, grazie al recupero funzionale degli stabilimenti dell'azienda Gavini. I lavori per la realizzazione dell'impianto erano iniziati nel 2001 ma alcuni anni dopo se n'era registrata l'incomprensibile sospensione. Riavviati dalla Giunta Chiodi, ora gli stessi giungono a conclusione e l'inaugurazione dell'intero complesso viene annunciata per la seconda metà del prossimo mese di Aprile.

Il Sindaco Chiodi ha salutato la presenza del presidente dell'Infn come un evento particolarmente significativo per la città, "considerata la mancanza di relazioni tra l'Istituto ed il nostro territorio" ed ha auspicato che proprio l'attivazione del Museo possa fungere da volano per una stagione di più intensa e costante collaborazione. Il Prof. Petronzio ha definito "vitale" la struttura teramana indicandola anche come una sorta di "nuova scommessa", essendo essa la prima del suo genere gestita dall'Istituto scientifico Infn su scala nazionale.

L'assessore Brucchi ha descritto l'articolazione del centro Multimediale, nel quale troveranno sede, oltre al Museo appunto, anche l'Eurispes, il Centro Europe-Direct (in collaborazione con l'Università di Teramo) e una sala convegni con 400 posti. Il complesso, inoltre, si configura come particolarmente importante per il quartiere Gammarana che grazie ad esso potrà registrare un ulteriore impulso alla riqualificazione e allo sviluppo. L'importante è potenziare la ricettività alberghiera della città di Teramo.
 

29/02/2008





        
  



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