Negli ultimi giorni fa discutere a Fermo la questione delle deroghe concesse dal Comune di Fermo alle aperture dei negozi nei giorni festivi. Concessioni per 34 giornate, di più rispetto a quelle stabilite da gran parte degli altri comuni limitrofi. In Anche esponenti della Cgil hanno espresso la propria perplessità sull'eccesso di aperture nei festivi. 

Questione su cui il sindaco Saturnino Di Ruscio difende le scelte del Comune. "Se le attività commerciali sono aperte la domenica o nei giorni di festa, non si deve pensare che questo sia un modo per penalizzare i commercianti, ma soltanto una possibilità di fornire un vantaggio ed un aiuto ai consumatori - spiega il primo cittadino - che possono in tal modo trovare negozi aperti, nei giorni in cui dispongono di più tempo libero".

"Inoltre - prosegue Di Ruscio - con l'ordinanza si divide il territorio comunale in due zone: interna e costiera. In questo modo il centro della città dispone di più aperture nel periodo invernale, mentre il litorale nel periodo estivo. Tutto ciò a vantaggio dei cittadini, che, in questo modo, troveranno sempre un negozio aperto o in centro o sulla fascia litoranea. Per quel che riguarda alcune città limitrofe, dotate o meno di centri commerciali, le giornate di deroga per le domeniche ed i festivi sono le seguenti: 32 per Porto Sant'Elpidio, 30 per Porto San Giorgio, 31 per Sant'Elpidio a Mare, 31 per Monte Urano. Per non parlare poi di Civitanova Marche, che ne ha 41, San Benedetto del Tronto 43 e Grottammare 38, a fronte delle 34 di Fermo".

Secondo Di Ruscio, insomma, polemiche senza fondamento. "Compito della Cgil e del sindacato - attacca il sindaco - è la difesa degli interessi vitali dei lavoratori. Pertanto non credo si possano risolvere i problemi dei lavoratori e, quindi della loro tutela, chiedendo al Sindaco di evitare le aperture domenicali e festive".