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Parte l'integrazione sanitaria Ascoli San Benedetto

San Benedetto del Tronto | Castelli (An): scelta intempestiva e pericolosa per il SUD delle Marche.

di Guido Castelli

La Giunta Regionale con una delibera approvata lunedi ha dato avvio, secondo quanto previsto dal piano sanitario, al progetto di integrazione in area vasta degli ospedali di Ascoli e San Benedetto. Abbandonata, per il momento, l'illusione di un "ospedale unico" in senso strutturale ecco che il presidio sanitario unificato riemerge con forza sotto il profilo funzionale.

Si tratta di una scelta sicuramente intempestiva e pericolosa. Intempestiva in quanto la nuova strategia dovrebbe essere guidata da un coordinatore di area vasta di cui non sono noti i poteri formali. Si tratta di una figura non contemplata dalla L.r. 13/03 e che, dunque, dovrà operare in assenza di un quadro organizzativo definito e certo. Ricordo che la Giunta Regionale si è impegnata (su proposta del sottoscritto) a predisporre, entro il 30 novembre, una riforma organica della legge di organizzazione del servizio sanitario regionale che certifichi la dimensione giuridica e le funzioni dell'area vasta.

In assenza di simili chiarificazioni normative (che sarebbe stato doveroso attendere), il rischio che si generi un gran caos a discapito del " Mazzoni " e del "Madonna del Soccorso" è tutt'altro che remoto. A ciò si aggiunga che l'integrazione viene avviata formalmente proprio all'indomani delle due determine con cui l'ASUR ha ridotto drasticamente l'autonomia delle zone territoriali.

I direttori delle Zone di Ascoli e San Benedetto dovranno coordinare le rispettive realtà senza neppur poter dimensionare la pianta organica e in assenza di un concreto potere di spesa.. In un simile contesto (e con gli ambiti territoriali ridotti a poco più che ectoplasmi sanitari), l'operazione assume caratteri di estrema pericolosità per la sanità del Sud delle Marche. E' un film già visto: il Piceno stringe la cinghia (e si integra) mentre Ancona comanda (e spende). Non non ci stiamo.

*consigliere regionale AN

16/10/2007





        
  



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