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Prima giornata dei Campionati Italiani Assoluti

| ANCONA- Il marciatore Ivano Brugnetti ad un secondo dal record mondiale. Di Martino ed Howe stelle tricolori

C’è mancato veramente poco, appena un secondo, che il Palaindoor di Ancona diventasse “mondiale” ad opera, tra l’altro, di colui che qui è stato il primo a marciarci in occasione della sua inaugurazione.

Protagonista, infatti, di questo assolo da guinnes, il marciatore, campione olimpico, Ivano Brugnetti che sull’anello gialloazzurro del Palas di via della Montagnola è arrivato ad un soffio dal primato del mondo dei 5 km di marcia, 18:07.08, stabilito dodici anni fa a Mosca dal russo Mikhail Shchennikov. 18:08.86 il crono finale del portacolori delle Fiamme Gialle che lo fa, comunque, diventare l’italiano più veloce di tutti i tempi su questa distanza e lo proietta verso un 2007 più che mai da protagonista. Brugnetti, intanto, pensa alla sua prossima Vittoria che stavolta, però, non sarà un traguardo sportivo, ma il nome prescelto per la sua primogenita che nascerà tra poche settimane.

Poi, due risultati su tutti: l’8,15 di Andrew Howe nel lungo (terza prestazione mondiale dell’anno, dietro l’8,31 di Saladino e l’8,17 del greco Tsatoumas) e l’1,95 di Antonietta Di Martino nell’alto. Poi, una bellissima serie di altre cose, dal 18:08.86 di Ivano Brugnetti nei 5 chilometri di marcia (miglior prestazione italiana, demolisce il 18:19.97 di Giovanni De Benedictis a Genova 1992, ma è anche la seconda mondiale all-time dietro il 18:07.08 siglato dal russo Mikhail Shchennikov nel 1995), il 18,65 di Assunta Legnante nel getto del peso (con Chiara Rosa, seconda a 18,28), e anche l’eccellente 8,02 di Fabrizio Donato – in scia a Andrew Howe – nel salto in lungo.

Questa, in sintesi, la prima giornata dei campionati Italiani Assoluti indoor, andati in scena al Palaindoor di Ancona, a due settimane dagli Europei in sala di Birmingham (2-4 marzo). Il racconto della giornata parte inevitabilmente dal volo di Howe, l’atleta più atteso in riva all’Adriatico (a proposito: il codazzo di ragazzine urlanti che brandiscono il telefonino per una foto, è ormai un costante). I primi salti non sono strepitosi, c’è qualcosa che inguaia la rincorsa del campione d’Europa. Prima un 7,83, poi un buon 8,08, e anche un 8,00. Ma allo stacco c’è sempre margine, gli aggiustamenti sono continui. Alla quarta prova, un 8,15 con una ventina di centimetri regalati allo stacco: Howe guarda la rincorsa e capisce: un errore nella misurazione (sembra per colpa di una rondella metrica prestata a tutti gli altri atleti) ha modificato tutti i parametri. Invece che avviarsi da 52 metri, parte da 50, trovandosi completamente fuori posizione nei passi speciali pre-stacco.

L’errore è corretto, Howe si ributta a capofitto nella gara (anche dopo aver appreso dell’8,31 di Saladino a Birmingham), ma le gambe sono ormai dure, e ne cava “solo” – virgolette d’obbligo – un altro salto a 7,95 ed ancora 8,15. “Con tutto quello che mi è successo – il commento divertito del reatino – non posso che essere contento. Certo, la misura non mi soddisfa del tutto, io al record italiano (l’8,26 di Evangelisti, ormai destinato a superare, mercoledì, i 20 anni di durata, ndr) cominciavo a pensarci. E sono sicuro di valere di più, ma oggi devo accontentarmi”. Il tormentone legato alla partecipazione alla rassegna continentale scatta immediato: “Non so se andrò a Birmingham, dobbiamo ragionare”, il commento fatto alludendo alla mamma-allenatrice Renée. La decisione arriverà comunque nel corso della prossima settimana, considerato che la scadenza per le iscrizioni è fissata per domenica 25. Piace moltissimo Fabrizio Donato, atterrato a 8,02 (anche con 7,94 e 7,97) al termine di una vicenda che ha dell’incredibile: la misurazione del suo salto non viene registrata, ed i giudici non possono che allargare le braccia. Gli viene accordato un nuovo salto, che vale proprio l’8,02. Domani affronterà il triplo con la fiducia che gli viene dal personale nel lungo.

Antonietta Di Martino ha concesso una strepitosa conferma del suo stato di forma. Solo quattro salti (prime prove a 1,81, 1,86; 1,90; 1,95), per poi fermarsi facendo ampi segni al pubblico del Palaindoor. Stop, è il momento di concedersi una pausa, il messaggio gestuale, anche se l’1,95 è pulito, e la luce tra l’azzurra e l’asticella è evidente. L’Europeo di Birmingham è dietro l’angolo, e questa di Ancona è la quarta gara in tredici giorni, tutte condotte su livelli strepitosi (1,97; 1,98; e 2,00, prima dell’1,95 di Ancona).

“Sento il bisogno di dormire – confessa l’atleta di Cava dei Tirreni – sono in giro da parecchio tempo, e credo sia arrivato il momento di fermarsi. Sono molto felice di questo risultato, credo di essere cresciuta da ogni punto di vista: ormai su queste misure non mi spavento più. E per gli Europei penso di potermela giocare”. Le sensazioni della Di martino sono al limite del metafisico: “Mi sento leggera, non avverto nessun limite nell’andare incontro all’asticella. E’ davvero bello, un momento meraviglioso. Devo ricaricare le pile, e poi potrò di nuovo affrontare una gara d’alto livello”.

Sempre al vertice anche la marciatrice Elisa Rigaudo, vincitrice dei 3 chilometri, chiusi in un buon 12:14.72 (miglior crono mondiale 2007, davanti all’irlandese O’Sullivan). Piace molto anche la rimonta di Andrea Barberi nei 400 metri, alla caccia di uno scatenato Licciardello (21.7 di passaggio ai 200), per chiudere in un buon 46.78 (47.11 per il siciliano, crono che, seppur superiore al minimo richiesto, potrebbe valere comunque la convocazione per l’Europeo). Senza avversarie Daniela Reina, tricolore nei 400 al femminile in un notevole 53.11 corso praticamente in solitaria: agli Europei, per la marchigiana, sarà la prima gara contro avversarie, dopo un inverno condotto sempre in testa. Bene nell’asta Giorgio Piantella (Carabinieri), il cui 5,50 eguaglia la sua miglior prestazione stagionale ottenuta il 4 febbraio scorso (misura leader in Italia, davanti al 5,45 di Giuseppe Gibilisco). Secondo posto per l’aviere Matteo Rubbiani, anche lui da sottolineare per il discreto 5,40. Titoli degli ostacoli a Micol Cattaneo (Carabinieri, con lo stagionale di 8,27) e per il 33enne Emiliano Pizzoli (Carabinieri, 7,88, sesto titolo in carriera in questa gara). Oggi giornata conclusiva: tutti gli occhi saranno su Elisa Cusma (800 metri), Fabrizio Donato (triplo), Silvia Weissteiner (3000) e Simone Collio (60).

18/02/2007





        
  



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