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Il presidente Ermanno Morelli: “Inutile fermare la caccia”

| TERAMO - La sezione aprutina della Federcaccia ne è convinta. La Federcaccia ha dato incarico a due illustri tecnici di preparare relazioni che saranno immediatamente rese note alle autorità e all’opinione pubblica.

di Nicola Facciolini

“C’è allarmismo, ancora ingiustificato, sul tema dell’influenza aviaria. Non si comprende come autorevoli amministratori regionali abbiano potuto chiedere la sospensione della caccia, peraltro senza documentarne le ragioni”. A sostenerlo è il Presidente di Federcaccia Ermanno Morelli: anche la sezione aprutina della nota federazione di cacciatori espone la gravità del problema. Per Federcaccia sarebbero state “le stesse associazioni ambientaliste, Lipu, Wwf e Legambiente, nel corso di un incontro con al Ministero della Salute, con il contributo di autorevoli autorità scientifiche a confermare che fermare la caccia in questo momento non è necessario o utile per la salute pubblica”.

Di questo avviso è anche la Federcaccia Abruzzo. “Bisogna far valere le buone ragioni non solo del mondo venatorio ma anche di tecnici e di scienziati – ha dichiarato il Presidente Regionale Federcaccia Ermano Morelli – che sono stati ascoltati dagli esperti del Ministro. L’onda emotiva che si era creata è stata fermata da un atteggiamento equilibrato, razionale e responsabile. Vogliamo credere che tale comportamento prevalga anche nei prossimi giorni”.

Federcaccia ha dato incarico a due illustri tecnici, il Professor Mario Spegnesi, già direttore dell’Istituto nazionale per la Fauna Selvatica, ed al Professor Daniele Scevola, infettivologo e immunologo di fama internazionale, di preparare relazioni che saranno immediatamente rese note e messe quindi a disposizione delle autorità e dell’opinione pubblica. E proprio le basi delle decisioni assunte al Ministero portano alla chiara richiesta della Federcaccia Abruzzo alla Regione di rivedere le proprie posizioni in merito alla caccia. “Nella riunione al Ministero della Salute, è emerso che non ci sono al momento attuale modifiche sotto il profilo sanitario della situazione veterinaria.

Chiediamo al Governatore Del Turco - prosegue Morelli - di fare propria la decisione della Commissione dell’Unione Europea, del 14 ottobre, che non fornisce indicazioni su una possibile necessità di sospendere la caccia, oppure di eliminare l’uso dei richiami vivi, se non valutando il livello di rischio per il principio di precauzione - ha aggiunto il Presidente Morelli - è infatti emerso che non esistono al momento elementi scientifici che supportino una decisione limitativa per il diritto di caccia” .

23/10/2005





        
  



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