Presentato il volume che raccoglie gli atti del Convegno che si è tenuto ad Ascoli Piceno il 14 novembre 2003 sul tema “l’Università nelle Marche. Ascoli Piceno e il sistema universitario regionale”.

 

Presenti alla conferenza stampa, Giovanni Guazzo Preside della Facoltà di Architettura, Fulvio Esposito Preside della Facoltà di scienze e tecnologie e neo eletto Rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Giovanni Ferrante Docente di geografia urbana e regionale nonché Presidente della Tecnomarche.

 

Il libro è una importante testimonianza delle relazioni e di tutti i qualificati interventi degli operatori del mondo accademico e delle personalità del mondo istituzionale. Gli atti del convegno, così organizzati, permettono di delineare quali prospettive sono possibili per il sistema universitario marchigiano e il ruolo che potrà occupare l’insediamento universitario di Ascoli Piceno.

 

Le quattro Università marchigiane hanno qualcosa da dare e qualcosa da riceve, “Le università delle marche debbono e possono collaborare, naturalmente noi crediamo ad un sistema tra le università marchigiane, nelle quali vi sono dei nodi (le quattro università) che hanno tutte la stessa dignità – dice Fulvio Esposito - Non crediamo ad un sistema che funzioni in analogia al sistema solare, un grande sole centrale e dei piccoli satelliti che ruotano attorno”.

 

Il sole è identificabile con l’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Difatti l’Ateneo anconetano recentemente ha cambiato nome da Politecnico di Ancona a Politecnico delle Marche. Questa operazione è stata vista dall’Università di Camerino come un’appropriazione indebita di una centralità che di fatto non deve esistere. Inoltre per il rettore Fulvio Esposito la ricchezza dell’Università non è nell’avere docenti nativi di “Porto Sant’Elpidio o Folignano”, ma  nell’offrire un’offerta formativa di qualità che poco ha a che vedere con la provenienza dei docenti.      

 

Dall’incontro emerge che l’università deve essere considerata come una risorsa per il territorio, anche perché in Italia è l’unico posto dove realmente si fa ricerca. Infatti la ricerca che viene condotta nelle aziende del paese Italia, non è all’altezza delle aspettative e non da i risultati sperati né a livello qualitativo, né a livello quantitativo. “L’università ha la potenzialità di operare il trasferimento tecnologico nei confronti delle aziende che operano nel territorio” afferma Fulvio Esposito.

 

“Una certificazione da considerarsi un fiore all’occhiello nell’ambito delle Università marchigiane”. 

 

Inoltre il neo eletto Rettore della Facoltà degli studi di Camerino fa sapere che è termina la visita di conferma della certificazione internazionale di qualità Iso 9001, nella quale sono stati certificati tutti i corsi di laurea della Facoltà di scienze e tecnologie. Il risultato è stato largamente positivo e nella certificazione è compreso il polo didattico di scienze di Ascoli Piceno.