Ascoli – Pescara: sapore di derby!

Con larghissimo anticipo arrivo alla Torcida de Plaza vestita a festa. Proprio ieri mi hanno regalato un bel ciondolo: un delfino. "È un portafortuna" mi hanno detto, e io, assidua lettrice di oroscopi, non ho stentato ad appenderlo sul mio lunghissimo collo stile quadri di Modigliani.

In gradinata, i vecchi amici di merende mi guardano insospettiti e guardinghi, non mi rivolgono parole o pacche sulle spalle come al solito, "boh, avranno litigato con la moglie" penso.

Contenta per il match che incombe, non mi preoccupo più di tanto di chi ho di fianco e l'adrenalina dei grandi incontri inizia a dare i primi segni di un 'ascesa inarrestabile per 90 minuti.

Finalmente la squadra solca il campo verde sotto i riflettori accesi per le grandi occasioni, undici gagliardi e baldanzosi sono i ragazzi fieri in mezzo al praticello

Sembrano tutti bellissimi, sembrano tutti novelli Antonio Banderas.

Deve essere accaduto qualcosa, però, perchè insieme ai giocatori sono entrati anche quelli dell'ANAS, mah!

Tre soggettini con magliettina e pantaloncini giallo fosforescente del colore dell'evidenziatore che usavi quando non volevi dimenticarti quel concetto scritto sul libro, si trovano a correre insieme ai nostri, massì sono l'arbitro e gli assistenti! E dov'è finita la giacchetta nera? I tempi sono cambiati il nero non va più ora i colori sgargianti sono alla moda! Eppoi donano moltissimo all'abbronzatura del trio.

Entra anche il mio preferito: Ignazietto l'inarrestabile.

"Stasera è la tua serata" gli dico, e, bacio il delfino, (l'amuleto, appeso al collo per intenderci). Ahia, questo signore al mio fianco mi rivolge ancora lo sguardo maligno e cattivo, "vabbè Ignazietto non sarà pure il tuo tipo però permettimi di fare il tifo in santa pace!".

L'Ascoli gioca ma non segna e io mi sgolo, urlo, scalpito, poi un palo e dentro di me penso "il gol è maturo!".

Al 25' minuto, cross di cavallopazzo - Di Venanzio dalla sinistra e gol dell'indiavolato, bellissimo, bravissimo, scattantissimo, velocissimo, eccellentissimo, Joao, Inacio, Batista, Pià! Wow! 1 a 0.

Io ci capisco di calcio ragazzi!

Intanto dall'altro lato scorgo in lontananza, il riccioluto Stella, l'uomo al quale ho riservato grandi elogi l'anno passato e, ora lo vedo, stanco e dimesso, che corre vestito di rosso, manco fosse Babbo Natale . Marcolino ti manchiamo eh! Ti sembra di essere passato dalle Stelle alle stalle? Ma dai non ti preoccupare sono sicura che vi salverete!(E il naso si allunga!)

Tra i centrocampisti, mister Iaconi, cerca di spaventarci con "Lo Nero", ma noi abbiamo l'arma in più. Come chi ? Vabbè la smetto con Pià! È lui Pippo Antonelli Agomeri, pescarese di nascita, che trafigge gli abruzzesi sul fianco destro con l'ardore agonistico del miglior Antonio Dell'Oglio dei tempi d'oro.

Seconda frazione, ovazione per i nostri ringalluzziti dalla pochezza degli avversari che, di fronte all'armata bianconera, nulla possono. Neanche il Colonnello basta per fermare un Generale- Pià con la doppietta! (2 a 0 al 13' minuto).

Nota al merito anche al "Pampa" Roberto Carlos Sosa e all'infaticabile Mimmo Cristiano che hanno lavorato dietro le quinte e si sono sacrificati per la causa.

Ad onor di cronaca : il sambenedettese Palladini ha segnato a tempo ormai scaduto il gol del 2 a 1. Ma sempre, ad onor di cronaca, il 99% degli spettatori neanche se ne è accorto. C'è chi, e non faccio nomi, è tornato a casa con la convinzione di aver vinto 2 a 0.

Bacio ancora il delfino e solo ora capisco: l'emblema del Pescara è proprio questo simpatico animaletto marino!

Posso confermare che è davvero un portafortuna, ma ora dovrò comprare i ciondoli dei simboli di tutte le altre squadre?

Pensatemi martedì con i quattro mori del Cagliari abbarbicati sul collo….